Dettagli Recensione
Avventura in un futuro non molto lontano
Intex.
Nella grande corporazione tecnologica c'è grande fermento tra gli alti ranghi: un grande progetto, chiamato "Progetto vita" sta per essere presentato ad alcuni dei più importanti rappresentanti del mondo moderno.
Villa Hunton.
Fervono i preparativi: gli schiavi e le schiave, debitamente (s)vestiti si accingono ad accogliere gli ospiti. Gente illustre varca la soglia della splendente villa, meravigliata da quel suo fascino antico dato dall'arredamento e dalla bellezza degli schiavi. I figli del dirigente della Intex Michael Hunton, Anthony e William, sono pronti per recitare ognuno la sua parte e rendere perfetta la serata che il padre sogna da molti anni.
Ma qualcosa va storto. Dov'è finito Michael Hunton? Anthony cela la sua preoccupazione con grande maestria, ma gli eventi improvvisamente degenerano e villa Hunton si trova, in un batter d'occhio, sotto assedio.
Uno strano individuo pretende di metter mano sul "Progetto vita" e nessuno ne comprende il motivo.
La voglia di svelare qualcosa in più riassumendo la trama, era davvero molta; tuttavia mi sono trattenuta perchè questo libro deve assolutamente essere letto e scoperto in ogni sua sfumatura.
La vicenda è ambientata in un futuro non ben definito, ma oserei azzardare che non sia troppo lontano: pur essendoci una grande evoluzione tecnologica, la moneta resta sempre l'euro, cosa che mi piace sottolineare perchè ho trovato buffa e intelligente allo stesso tempo. Perchè intelligente? Perchè il fatto che la moneta sia ancora l'euro, fa presupporre che si tratti sì di futuro, ma che potrebbe essere quantificato in 40/50 anni (mia ipotesi, naturalmente); e se da un lato potrete ammirare come il progresso abbia portato notevoli migliorie nella vita di molti, dall'altro noterete una notevole diversificazione tra le classi sociali, in cui i ricchi saranno ancora più ricchi e vivranno protetti e quasi totalmente lontani da ogni pericolo, mentre i poveri saranno schiacciati tutti nella periferia, detta "sprawl". Per non parlare poi degli schiavi, ovvero persone "coltivate" in veri e propri campi di allevamento. Cosa che mi fa venire la pelle d'oca a scriverla, ma che non mi meriviglia più di tanto: per la mia visione della società moderna e "dell'andazzo generale", la realtà descritta in questo romanzo si potrebbe realizzare davvero in pochissimo tempo.
Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato molto la loro caratterizzazione, ben costruita seppur non troppo minuziosa: in particolare, viene dato risalto all'aspetto psicologico e alle interazioni tra i vari personaggi, piuttosto che a precise caratteristiche fisiche le quali, pur essendo ovviamente presenti, vengono anche messe un po' da parte dal lettore stesso, poichè catturato da particolari ben più intriganti.
La storia è davvero ben scritta, si legge rapidamente ed anche il lettore si trova a lottare contro il tempo insieme ai protagonisti. L'unico appunto che mi sento di fare, riguarda il finale: molto bello ma, dal mio punto di vista, avrei preferito finisse qualche pagina prima per lasciare il lettore con ancora più suspence. É anche vero che non so se l'autore scriverà un seguito, ma in quel caso...ribadisco la mia idea!
Ultima cosa: in questo mio infinito commento (mi scuso per questo!) ho volutamente omesso di parlare della figura del Firewalker; non ho menzionato né chi viene riconosciuto come Firewalker né chi sia nel romanzo perchè questo sarà compito vostro scoprirlo.
Posso solo assicurare che di questa storia ricca di amicizia, tecnologia e lotta per la parità di trattamento...non resterete affatto delusi!