Dettagli Recensione
Ridatemi la Sirenetta!
Questo romanzo breve è davvero terrificante in tutti i sensi: se Don Winslow, i romanzi fantasy e post apocalittici si fondessero, dall’unione salterebbe fuori sicuramente “Sirene”.
Ambientato in un lontano futuro, il sole ormai uccide tutti coloro che vengono colpiti dai suoi raggi, provocando ai malcapitati il cancro nero, che comporta la perdita della pelle, con tanto di permanenti macchie nere e marciume sul corpo, fino ad uccidere lentamente.
Per salvarsi, quindi, l’umanità ha incominciato a vivere in un mondo costruito sotto l’oceano, lontano dal sole mortale: Underwater.
Ed è proprio in quell’ universo sottomarino che vengono scoperte le sirene: creature con sembianze più animali che umane, più simili a lamantini e dugonghi che emettono versi animaleschi e striduli, piuttosto che a fanciulle soavi ed eteree dal canto melodioso, prive di un’intelligenza sviluppata, feroci, selvatiche, indomite, divoratrici del maschio non appena termina l’accoppiamento, per il loro fascino e diversità, vengono immediatamente catturate e sfruttate dall’uomo in ogni modo possibile.
Quelle sterili vengono mandate nei bordelli per dare piaceri, quelle fertili, dopo il parto, macellate per produrre carne, apprezzata assai dalla popolazione.
In questa vicenda ha grandissimo rilievo la yakuza, principale fonte di potere di Underwater e del traffico delle sirene, e seguiamo le vicende di Samuel, uno dei guardiani delle vasche degli anfibi protagonisti, nonché stretto collaboratore e protetto di questi ultimi.
Che posso dire? Non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto.
La trama è senza dubbio originale, piena di buoni propositi e aspettative, solo che non sa sfruttare in pieno i suoi contenuti.
Tantissime, troppe cose vengono lasciate in sospeso, buttate lì a casaccio e non spiegate.
Ad esempio, la parziale assenza di descrizioni non è riuscita a farmi immaginare l’ambientazione della storia e ho faticato un po’a seguire la storia anche perché così, senza stacchi precisi, raccordi o connessioni, si passa dalla narrazione della vita di Samuel, ai traffici della yakuza, alla storia delle sirene, di Underwater, dell’apocalisse solare, delle epidemie e delle carestie patite dalla popolazione, del suicidio di un tizio random, dei rituali religiosi-animalisti in onore delle sirene, della loro caccia, dell’amante giapponese del protagonista, dell’amante americana del protagonista, degli amici del protagonista e perfino dei loro animali domestici!
E non viene nemmeno spiegato perchè al protagonista venga improvvisamente voglia di copulare con una sirena!
L’autrice voleva forse allungare il brodo? O voleva creare un romanzo corale che non ha raggiunto gli esiti sperati?
Fatto sta che io iniziavo a confondermi e a non capirci più niente!
Inoltre sono inconsapevolmente incappata, con questo romanzo, in un genere che non ho mai amato in vita mia: il poliziesco.
Il tutto viene tristemente coronato da personaggi completamente anonimi e senz’anima, con una storia vuota e fredda che non lascia niente di positivo, sia per come è scritto, sia per quello che contiene.
Non me la sento di consigliarlo. A questo punto rimpiango la Sirenetta della Walt Disney!
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |