Dettagli Recensione
Era meglio se non tornavano
Devo ammetterlo, avevo grandi aspettative per questo libro, poi però mi ha deluso.
La trama di base è parecchio interessante, ma il gergo utilizzato ed il finale mi hanno letteralmente fatto cadere le braccia.
Partiamo con ordine.
La storia è ambientata ai giorni nostri.
Adriano Karaianni, un medico, sta aspettando un figlio dalla sua compagna Maria. Un giorno andando al supermercato scopre il primo rinato.
Le cose fin qui procedono tranquillamente, con il passare del tempo però altri morti torneranno alla vita, non come zombi, ma uguali ai vivi solo più affamati.
È iniziata una vera e propria Apocalisse, la Terra riuscirà ad ospitarli tutti?
I vivi riusciranno a convivere con i rinati?
Questo non lo svelo!
Inizialmente lo scrittore era riuscito a catturare la mia attenzione facendomi scorrere veloci le pagine poi però le varie parolacce hanno scemato il mio entusiasmo.
Anche se avevo perso interesse a continuare ho deciso di terminarlo e la fine mi ha lasciato ancor di più l’amaro in bocca.
Cosa posso aggiungere? L’idea di base era buona, sembrava quasi il viaggio inverso fatto da Dante, i morti che tornano dai vivi.
Peccato però che l’autore si sia basato troppo sulle parole volgari e che il finale non abbia molto senso.
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