Dettagli Recensione
passeggiando per Firenze e dintorni
Questo è stato il colpo di grazia; quello che mi ha costretto a inserire definitivamente la cara Cecilia nell'Olimpo dei miei autori preferiti.
Sarò breve in questa recensione, non voglio rischiare di rovinare con parole maldestre questa avventura che mi ha emozionato tanto.
Coinvolgente, irresistibile: staccarsi da queste pagine era quasi un'impresa mentre leggevo.
C'è qualcosa nello stile, negli eventi che riesce a tenerti incollato finché la stessa autrice non decide di farti riprendere fiato; o perlomeno per me è stato così.
Partiamo dai personaggi: appena terminata la lettura mi sembrava davvero di aver perso degli amici. I protagonisti sono quello che ti aspetti - più o meno- ma in realtà poi hanno tantissime sfaccettature, che per capirli a fondo ti ci devi insegnare. Sono descritti in tutti modi dettagliatamente, senza che le descrizioni annoino mai.
Stessa cosa per le ambientazioni e le vicende: la bella Firenze rinascimentale fa da sfondo superbo a classiche avventure fantasy affiancate ad eventi storici davvero accaduti, in pieno stile Randazzi. Gli scrittori che sanno ciò che scrivono sì riconoscono sempre: e mescolare la Storia alla fantasia in modo così eterogeneo richiede un grande impegno e un grande studio.
Lo stile è scorrevole, non particolarmente impegnativo, anche se la scrittrice, sfoggiando le sue conoscenze linguistiche sì è divertita ad inserire frasi in tedesco o latino (con apposite traduzioni ovviamente) e particolari termini utilizzati nel XV secolo per certe cose.
Non so se l'abbia fatto per vanità o altro, ma nulla di questo stona con il resto, anzi, da un aiuto a rendere l'atmosfera.
L'aggiunta alla trama di per se originale di battute simpatiche, amore, amicizia, congiure e tante altre cose rende il tutto ancora più entusiasmante, tenendo il lettore col fiato sospeso, incuriosendolo sempre di più.
ah , e puntualizzo che è riuscita a farmi venire le lacrime agli occhi ancora una volta, solo che però mi vergognavo un po ' a piangere su un libro. Prima o poi cederò però.
Assolutamente consigliato. E addio alla brevità: non sono davvero capace!