Dettagli Recensione
Il libro del destino
Questa giovane scrittrice sta inseguendo il suo sogno, cioè di metter su carta una storiella ricorrente nei suoi pensieri.
L'intento è nobile, per carità, ma c'è da dire che di narrazioni simili ce ne sono già parecchie, e dopo un pò ci si stufa di leggere sempre le medesime cose.
Eynis e Bedwyr, insieme alla compagnia delle cinque razze libere, partiranno alla ricerca di un libro capace di modificare i loro destini e quello del regno...
Inutile dire che la compagnia e la ricerca dell'oggetto magico si sono già sentiti. La trama è "classica" (per questo genere di narrazione), il linguaggio estremamente semplice; i personaggi sono fisicamente ben descritti, ma non si può dire lo stesso per ciò che riguarda il carattere. Le descrizioni dei luoghi sono sintetiche, e a volte imperfette, e la metà dei discorsi è banale o scontata. Ovviamente ci sono anche sprazzi d'originalità che non hanno nulla a vedere con i pilastri del fantasy già noti, una vena romantica marcata (eccessiva secondo me) e genealogie purtroppo troppo facili da collegare.
Ahinoi, il mistery e la suspence sono praticamente assenti.
E' una lettura leggera, adatta soprattutto per chi alle "prime armi" con i libri.
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Commenti
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p.s. ho provato a scrivere un libro, ci sono stata un po' di tempo, ma poi vedendo quanto fosse patetico ho pensato saggiamente di rinunciare per non tediare dei poveri lettori, come ha fatto la Rosso con i suoi libri. Sono così ignobile? Ho pensato al bene altrui...
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io leggo da quando ero piccolo e non ho ancora letto un libro che mi abbia appassionato come questo.
Naturalmente non voglio offendere nessuno a spero che prima di fare questi commenti abbiate avuto un po' di esperienza come scrittori non come lettori.