Dettagli Recensione
Potenziale ma non sostanza
Il potenziale c'è, eccome. Un buonissimo vocabolario, e non sottovalutiamo la capacità di riuscire a scrivere un libro per intero nonostante impegni scolastici, vita privata, eccetera. Non ha sbagliato l'autrice a scriverlo, ha fatto una carognata la casa editrice a pubblicarlo. Il lavoro di editing è pressochè inesistente (ci sono alcuni errori di distrazione che persino una svampita come me riesce a notare), le descrizoni dei personaggi sono troppo simili l'una all'altra (tutti alti, biondi, con occhi verdi o azzurri, bellissimi eccetera) e tanto prolisse nell'aspetto fisico quanto povere nell'aspetto interiore. Alcuni personaggi coinvolgono, è vero, ma che io mi sia presa più a cuore le sorti di Ventel quando di Eileen e Lyannen tutto sommato me ne fregava poco non è un segnale positivo. La trama è troppo semplicistica, a tratti incongruente, a tratti ripetitiva. Un lavoro notevole per una ragazza sedicenne, certo, anche alla luce del fatto che molti ragazzi a quell'età non sanno nemmeno coniugare un verbo al condizionale, ma assolutamente non pronto per la pubblicazione. Il talento c'è, è il romanzo ad essere sbagliato.