Dettagli Recensione
Uno splendido esordio
Ogni volta che si legge Conrad si rimane colpiti dalla perfezione stilistica della sua prosa. La sua impronta classica, il suo romanticismo tipicamente ottocentesco, sono il segno distintivo di uno scrittore che già nel suo romanzo di esordio, all'età di 38 anni, riesce a farci vivere una storia densa di contenuti e piacevolissima da leggere. La lotta quotidiana alla ricerca della ricchezza e del benessere, l'amore verso la figlia Nina, le speranze, le paure, le illusioni, l'angoscia e infine la follia, sono messe in scena in maniera davvero magistrale L'atmosfera del romanzo, primo libro della trilogia malese, insieme con "Un reietto delle isole" e "Il salvataggio", è davvero suggestiva, con la tipica ambientazione conosciuta dall'autore nel periodo dei suoi viaggi nelle Indie orientali, nella fattispecie una località sperduta nel Borneo, dove la maestosa dimora di Kaspar Almayer fa da centro nevralgico dell'intera vicenda. Uno sguardo eloquente sull'insensatezza del colonialismo, un lucido ritratto di un uomo disperato, rimasto solo, in preda ad un tormento interiore che lo distrugge giorno per giorno fino al prevedibile epilogo.