Dettagli Recensione
Desiderio e vita
Complesso, potente, straordinario affresco di una Russia spesso rurale, ma anche cittadina, Anna Karenina è un romanzo, citato da tutti, rappresentato al cinema svariate volte, che si potrebbe definire corale, tali sono i personaggi che lo popolano. Su tutti spiccano forse, oltre ad Anna e Vronsky , Kitty, Konstantin Dmitri? Levin, Alexei Alexandrovich Karenin, Dolly e Stepan "Stiva" Arkadi?, le cui vite, angosce, tormenti si intrecciano in più di mille pagine che pare si leggano come a guardarsi in uno specchio. Già perchè il romanzo, attualissimo e per questo classico senza tempo, parla di e ad ognuno di noi, racconta la vita e i segreti che caratterizzano tutti noi, quasi che fossimo anche noi appunto protagonisti delle storie che si susseguono. Amore struggente, senso di colpa, morte, religione, arte, morale comune, politica, economia, filosofia: Tolstoj parla di tutto questo attraverso i suoi personaggi meravigliosamente caratterizzati a tutto tondo, con tutte le loro fragilità ma anche virtù. E' una storia d'amore quella che lega Anna a Vronsky? Certo, ma non ci si ferma mai alla superfice, non ci si dilunga mai sugli aspetti sentimentali del loro rapporto, e quando lo si fa sono ben visibili i sentimenti contrastanti che divorano dall'interno Anna, perennemente in conflitto fra un amore incondizionato e i vincoli morali che impone la società, il matrimonio e soprattutto il senso di colpa per quel suo figlio che solo una mattina, in segreto e per pochissimi struggenti momenti, è riuscita a vedere dopo l'abbandono della casa coniugale. Era l'unica via d'uscita quella scelta da Anna per mettere fine ai suoi tormenti? Forse, ma Tolstoj non prende posizione e fa finire in maniera quasi straniante il romanzo, incredibilmente direbbe qualcuno, con Levin che cerca nella metafisica il senso della sua esistenza, mentre Vronsky nelle ultime pagine nemmeno quasi lo si vede se non per i riferimenti all'impresa che sta per intraprendere. Leggere questo romanzo per la prima volta mi ha fatto quasi rinascere e per questo lo consiglio a tutti, e a tutte le età.
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Sicuramente si tratta di un gran bel libro.
Io però non sono riuscito a provare empatia con Anna.
L'autore, che probabilmente non amava questo personaggio, ce la presenta con sfaccettature poco adatte a suscitare simpatia.