Dettagli Recensione
La rarità dei sentimenti
È un po' che non scrivo, è un po' che non riempio una pagina bianca. Ma quando si incontra un libro come questo sento che non posso rinunciarvi. Non è facile trovare le parole per descrivere una storia così ricca e personaggi così complessi, capaci di provare le più profonde emozioni e di farle vivere anche a chi legge. Sono rari i libri che ci catturano veramente. Ci ho riflettuto e io, tra tutti quelli che ho letto, li posso veramente contare sulle dita di una mano.
Ognuno custodisce i propri titoli come segreti che non si rivelerebbero mai, perché sarebbe come lasciare andare una parte di sé stessi. Per me, “Ritratto di signora” rientra tra questi.
Ogni volta che finisco la lettura di un volume che considero un capolavoro, mi chiedo sempre se avrò la fortuna di incontrarne un altro di nuovo. Mi chiedo sempre se un’altra magnifica storia mi sta aspettando ma al momento presente sembra impossibile, così come è impossibile accettare una separazione quando si parla di Isabel Archer. Mi ha accompagnata per mesi e mi sono perduta nel ritratto del suo “paesaggio psicologico”. Questo è ciò che questa storia rappresenta: un paesaggio di rari sentimenti che siamo invitati a provare. Ma che ne hai fatto, Isabel, tu che eri così tanto desiderata, della tua vita? Gli occhi di tutti erano su di te, aspettavano di cogliere una qualsiasi traccia di incoraggiamento, bevevano ogni tua parola: erano tutti persi per te.
Alla fine, è la storia di una ragazza che lascia la sua casa di New York per incontrare l’Europa, dapprima a Londra e poi in Italia, dove si sposa. Una storia semplice se non fosse per la protagonista: non solo è intelligente, Isabel Archer è straordinaria ed è dotata di una fervida immaginazione. E, all’inizio, è completamente libera e curiosa di conoscere il mondo.
“Isabel è sfumata nelle parole, attenta nelle conversazioni, guarda al mondo come se il mondo fosse una galleria di ritratti”.
Ed è attraverso i suoi occhi che seguiamo il suo percorso, fino a quando ci rendiamo conto che qualcun altro, segretamente e ingegnosamente, lo stava dipingendo con mano ferma sin dal principio. Quando la falsità pervade una persona al punto da poterla definire come diabolica, non siamo di fronte alla più pura forma di malvagità?
Ogni personaggio merita un’attenzione completa e particolare, impossibile menzionarne uno in poche righe. Ad ogni modo, non posso non sentirmi obbligata a fare un’eccezione.
Ralph all’inizio può non colpire, può passare inosservato. Così come la vita passa davanti a lui, come se la vedesse da dietro a un finestrino. Con la massima marcia dell’auto impostata, troppo veloce per poter assaporare la corsa davvero, troppo veloce per venire visto da chi sta fuori. Tutta colpa di una disgrazia del cielo, di una malattia senza alcuna speranza. Una speranza che, come dice sua madre, non c’è mai stata. Eppure, piano piano, ho imparato a conoscerti meglio e a fidarmi, perché c’eri sempre, anche quando non comparivi tra le pagine.
Sei il personaggio più vero e leale di tutti. Mi hai insegnato che il dolore è profondo, ma passa. L’amore resta.
Le mie sono solo allusioni, ma sono certa che chi ha già letto il libro possa comprendere quanto sia complicato spiegare questa storia. Così come sono certa che ogni lettore desiderasse un finale che non lasci così tanto in sospeso.
“Il mondo in verità non le era mai parso tanto grande: le sembrava che si aprisse tutto intorno a lei e prendesse la forma di un mare grandioso, sul quale ella andava alla deriva in acque senza fondo”.
Se ti incantano le descrizioni ricercate, se sei in grado di gustare l’arte della conversazione la penna di Henry James ti conquisterà.
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Anch'io sono rimasto entusiasta di questo libro. Da quando l'ho letto, H. James è entrato nella cerchia dei miei scrittori preferiti.
Voglio segnalarti un bellissimo libro libro 'biografico' sull'autore : "The Master" dell'irlandese Toibin.