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Elizabeth e Darcy
Jane Austen fu la figlia del reverendo George Austen: ed è questo che c’è scritto sulla lapide della sua tomaba, nella bellissima cattedrale di Winchester. Ma fu anche molto altro, per la fortuna di generazioni di lettori, fu una grandissima scrittrice.
Jane viveva nella provincia inglese, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, aveva molti fratelli e un’amata sorella, Cassandra. La sua vita scorreva tra incombenze domestiche, balli, pettegolezzi e schermaglie d’amore. Nel frattempo scriveva. Come le eroine dei suoi romanzi viveva corteggiamenti e innamoramenti ma, al contrario delle protagoniste dei suoi libri viveva anche le delusioni tipiche della vita reale. Con occhio penetrante riusciva a cogliere le dinamiche delle relazioni umane e le rendeva materia vibrante dei suoi scritti. Ancora oggi, dopo più di duecento anni dalla data di pubblicazione, un libro come “Orgoglio e pregiudizio” ci coinvolge, ci diverte, ci appassiona; è un libro che diventa un amato compagno nelle lunghe ore dedicate alla lettura perché sa parlare alla nostra mente e sa solleticare le nostre emozioni: insomma, è un vero e proprio classico della letteratura.
Le cinque sorelle Bennet vivono con i genitori nella tranquilla provincia inglese, quando, in un normale giorno d’autunno, la quiete viene spezzata dalla notizia dell’arrivo, in una tenuta vicino alla loro, di un gentiluomo ricco e scapolo, Mr Bingley. La signora Bennet è subito presa dalla smania di riuscire a far sposare una delle figlie, più o meno tutte già in età da marito: Jane, che è bella e dolce, Elizabeth, carina e intelligente, Mary, studiosa e bruttina, e le ultime due, Kitty e Lydia, civette e sconsiderate.
Non appena avviene l’atteso incontro appare subito evidente l’attrazione e l’interesse di Bingley per Jane; ma il gentiluomo non è solo, è accompagnato da un amico, ancora più ricco ma anche antipatico e sprezzante (almeno alla prima apparenza), Mr Darcy. E fra Darcy e la spumeggiante Elizabeth scocca subito un curioso incontro-scontro; un amore-odio alimentato dall’orgoglio di lui e dal pregiudizio di lei.
L’Autrice ci conduce in questa storia come se ci facesse assistere ad una rappresentazione teatrale, la vicenda si apre con l’arrivo di Bingley e Darcy nell’Hertfordshire, da lì in poi i fatti si susseguono velocemente, non c’è spazio per lunghe descrizioni, riflessioni o digressioni: Austen ci mette di fronte ai fatti, ai dialoghi e alla caratterizzazione dei personaggi. Si susseguono eventi e colpi di scena fino al finale, in cui saranno finalmente superati l’orgoglio, la vanità e i pregiudizi individuali e sociali.
Buona lettura.
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