Dettagli Recensione
Non semplicemente Ghost story
Un piccolo grande classico della letteratura americana, pubblicato ben due secoli fa. Lungo soltanto poche decine di pagine, il racconto offre una lettura coinvolgente e, nel complesso, godibilissima.
L'autore, Washington Irving (1783 - 1859), si esprime attraverso una gran bella prosa, molto fluida ed elegante, nonché caratterizzata – è impossibile non notarlo fin dalle primissime pagine – da un linguaggio sapientemente (e gustosamente) ironico. Eppure, come qualcuno giustamente potrebbe notare, il testo in questione dovrebbe rientrare nel genere fantastico, con tanto di inquietanti fantasmi, nell'ambito del quale scriveranno poi anche altri celebri autori statunitensi. Tuttavia, più che indurre a tremare per la paura o ad accelerare all'improvviso i battiti cardiaci, la lettura de "La leggenda di Sleepy Hollow" suscita copiosità di sorrisi, se non di risate vere e proprie! Il personaggio di Ichabod Crane, pedagogo sui generis e protagonista indiscusso della storia, si rivela uno spasso e tutta la narrazione in generale trasuda ilarità, a dispetto dell'acefala figura del cavaliere il cui spirito lugubremente cavalca durante la notte nei pressi della chiesa e del cimitero della valle addormentata, luogo fecondo di superstizione, in cui trova ambientazione la vicenda.
Chi ha visto la trasposizione cinematografica di Tim Burton di fine anni Novanta prima di leggere questo volumetto, rischia forse di restare un po' deluso dal momento che il film punta più che altro sulla leggenda del cavaliere senza testa, fantasma di un combattente della cavalleria assiana decapitato da un colpo di cannone durante la guerra d'indipendenza, mentre il racconto irvinghiano dà spazio anche al non disinteressato sogno d'amore di Crane per una bella e giovane ereditiera della zona. Epilogo tutto da gustare!
Un paio di curiosità degne di nota sullo scrittore, che fu anche ambasciatore degli Stati Uniti in Spagna: Irving, scomparso intorno alla metà dell'Ottocento, riposa proprio nel cimitero di Sleepy Hollow (com'è stato ribattezzato il villaggio dello Stato di New York dove si svolge la trama del racconto) e una statua che lo ritrae si trova addirittura a Granada, molto probabilmente per rendere omaggio al fatto che aveva visitato a lungo la città andalusa, interessandosi alla sua storia, e pubblicato un'interessante e fortunata opera dal titolo "I racconti dell'Alhambra".