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Il richiamo della foresta
 
Il richiamo della foresta 2022-01-22 11:10:16 archeomari
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
archeomari Opinione inserita da archeomari    22 Gennaio, 2022
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Un cane formidabile

“(…)il gusto del sangue, la gioia di uccidere, tutto questo apparteneva a Buck. Solo che era infinitamente più profondo. (…)
Era alla testa del branco, cacciando quell’essere selvatico, carne vivente da uccidere coi suoi propri denti e lavare il muso nel sangue caldo fino agli occhi.
C’è un’estasi che segna il massimo della vita, e oltre la quale la vita non può andare. E questo è il paradosso di vivere: che quest’estasi viene quando più si è vivi e viene come una completa incoscienza di essere vivi.
Questa estasi, questa dimenticanza di essere vivi viene all’artista preso dentro e fuori di sé da una coperta di fiamma, viene al soldato pazzo di guerra nel campo di battaglia e incapace di fermarsi, e venne Buck che guidava il branco, lanciando l’antico urlo del lupo correndo dietro al cibo che era vivo e che fuggiva rapido in avanti nella luce della luna.
Stava toccando il profondo della sua natura e di quelle parti della sua natura che erano più profonde di lui, tornando indietro nel grembo del tempo “.

Questo è uno dei passi che secondo me è emblematico per capire la sostanza di questo libro, erroneamente considerato per ragazzi. In questo passo vi è anche la visione che London aveva del mestiere di scrittore, quando la fiamma della passione artistica brucia nel petto e fa scrivere quasi come se fosse esigenza istintiva e fisiologica.
In effetti mi ci sono avvicinata perché volevo leggerlo ai miei figli la sera prima di andare a dormire e, dalle prime pagine, ho capito che è anche abbastanza crudele e cruento per essere letto a dei bambini! Succede anche con certe fiabe quando non c’è Disney a indorare la pillola.

“Il richiamo della foresta” è la storia del cane Buck, frutto dell’incrocio tra un sanbernardo e un pastore scozzese, un cane massiccio e un cane-lupo.
Cresciuto in un tranquillo e luminoso luogo chiamato “proprietà del giudice Miller”nella californiana vallata di Santa Chiara, viene venduto a tradimento da un aiutante del giardiniere del padrone ad un avventuriero richiamato, come tanti uomini, dai giacimenti di “biondo metallo” del Klondike, nel Canada. Durante la traversata viene educato alla “dura legge del bastone e della zanna”, ossia alla lotta per la sopravvivenza.
Questo romanzo ricalca il darwiniano struggle for life in tutto e per tutto.

“Era adatto all'esistenza, tutto qui, e si adattava inconsapevolmente al nuovo genere di vita. In tutta la sua vita non aveva mai evitato un combattimento senza badare a disparita? di condizione”.

Buck, a contatto con altri esseri umani diversi dai figli giocherelloni del giudice e con cani impegnati non a prendere il sole nel giardino di qualche padrone benestante, ma a trascinare pesanti slitte nel freddo e nel gelo, talvolta in condizioni di sottonutrizione, si trasforma.
Entra in gioco la capacità di adattamento delle specie che sopravvivono ai cambiamenti ambientali. Un “diavolo dagli occhi rossi” che combatte se provocato, che ruba cibo solo per esigenze di stomaco, diventa puro istinto. Dovrà dimostrare di essere un cane grosso e forte per non soccombere alle bastonate degli uomini e ai morsi crudeli degli altri cani che si contendono il cibo e il posto più importante nel tiro della slitta. E questo istinto lo porterà ad avere una certa sensibilità per la foresta verso cui prova una fortissima, inspiegabile attrazione nonostante l’amore e la fedeltà per l’unico essere che adora e che protegge, John Thornton.

“Uccidere o essere ucciso, mangiare o essere mangiato, era questa la legge; e a questo comandamento che sorgeva dalle profondita? del tempo egli prestava obbedienza”.

Un cane umanizzato a volte, fino all’inverosimile, personaggio principale a tutto tondo, attorno al quale ruotano altri personaggi, uomini spinti dal gusto per l’avventura e dall’avidità, ridotti in pratica, a semplici figurine che lo incontrano sulla propria strada. Un bel libro da scoprire e da rileggere per riflettere e per godere di uno stile cristallino, che sa essere tremendamente crudele e semplicemente commovente.



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