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Occhi negli occhi
L'identità di cui ci parla Milan Kundera, in questo breve romanzo scritto nell'autunno del 1996 e che ho voluto rileggere, è quella che può vacillare quando in una coppia uno dei due inizia a vedere l'altro in modo nuovo, o comunque diverso da come fino a quel momento l'ha visto.
Ciò può capitare per disattenzione, per malinteso, per troppa concentrazione su di sé, o semplicemente perché non ci si è curati abbastanza delle molteplici sfaccettature, siano esse continue, o cangianti, che compongono l'identità dell'amato e che esigerebbero uno sguardo instancabilmente premuroso, ben oltre l'umana capacità di attenzione e comprensione. "Non staccherò più gli occhi da te. Ti guarderò continuamente".
Ma il gioco di sguardi, in generale e più ancora in una coppia, è gioco di specchi. Osservo e rivelo allo stesso tempo. Se improvvisamente l'identità dell'amato vacilla ai miei occhi, anche la mia identità vacilla. Se non so più chi è l'amato, allora non so bene nemmeno chi sono io: l'opacità e la nebbia che avvolge la sua identità mi appartiene e mi coinvolge.
Il mio sguardo sorpreso e la mia identità improvvisamente fuori fuoco inevitabilmente innescheranno a loro volta stupore, dubbio e smarrimento nell'amato, in una spirale di reazioni e riflessi dall'uno all'altro che si perde in un labirinto sospeso tra sogno e realtà, immaginazione e ricordi, paura e speranza, fantasia e fisicità, fino al parossismo e al risveglio dall'incubo.
"Lascerò la lampada accesa tutta la notte. Tutte le notti".
Solita grande capacità di Kundera di catturare frammenti di quotidianità e di trasferirli nel mondo dell'astrazione e delle idee. E solita mia difficoltà a stargli dietro quando si lancia al galoppo nella dimensione onirica.. Dimensione che nelle sue opere è tanto fondamentale quanto (a volte) sovrabbondante per il mio gusto.
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Commenti
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Ho provato a rileggerlo ora che ne ho quasi 60 e trovo che mi appassioni di meno, pur restando piacevolissimo e intellettualmente stimolante.
Un caro saluto a te e a tutti gli amici di Qlibri. Non so se questo sia un effettivo ritorno: semplicemente avevo voglia di commentare questo libro e sono contento che ciò mi abbia dato l'occasione di ripassare.
Questa community è una miniera di suggerimenti e informazioni per ogni lettore.
Ad esempio: tra i miei regali di Natale non ho mancato di inserire "Anime Baltiche" un libro che avevo scoperto grazie a una tua recensione, che avevo molto apprezzato e che mi piace regalare a chi penso possa altrettanto apprezzarlo.
Buone feste!
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Non sapevo dell'esistenza di questo libro. Non leggo più l'autore dai tempi della gioventù.
La tua bella recensione mi fa capire che la mia conoscenza era piuttosto immatura.