Dettagli Recensione
QUADRO, QUADERNO, LIBRO, TIGRE, AGNELLO
Prima della recensione racconterò di un aneddoto quindi se non volete continuare fermatevi. In una giornata d’estate con nuvoloni color cobalto carichi di pioggia decisi comunque di andare con la mia ragazza in macchina a farle vedere il mio ex campus estivo (immerso tra le collinette) di quando ero piccolo. Arrivati là l’ho trovato messo piuttosto male, abbandonato però le cose che ricordavano stavano ancora lì: il campetto da calcetto era coperto di erbacce e cianfrusaglie, lo spiazzale di cemento davanti alla scuola era ridotto un po’ maluccio ma era ancora tutto lì. Di lì a poco iniziò una bufera e a buttare giù tutta la pioggia che il cielo aveva con sé, più il vento per non farci mancare nulla. Ormai eravamo là quindi diamo un’occhiata in giro. Notiamo che il finestrone che dà sullo spiazzale è aperta e sbatte forte per il vento. Ci affacciamo e notiamo scatoloni sparpagliati sul pavimento e altre mille cose, con la stanzetta stracolma di roba. Dato che siamo senza paura entriamo e ci mettiamo a curiosare in giro; negli scatoloni ci sono molti libri: libri belli, libri trash, libri capolavori e di tutto e di più. Molti libri erano in ottime condizioni ma altri erano lasciati alla totale incuria, mangiati dai topi e abbandonati a se stessi. Ci sembrava un totale spreco lasciare lì tutti quei libri. Così alla fine ne prendemmo alcuni, forse è letteralmente rubare ma ci sembrava un delitto ancor più grande lasciarli lì in quelle condizioni. A noi piace pensare di averli salvati più che rubati poi ognuno ha la sua idea. Fu così che io e il ritratto di Dorian Gray ci conoscemmo. Era un libricino verde bottiglia con le scritte in oro, molto seducente, tenuto in forma nonostante i suoi molti anni. Un libro così invitante che sarebbe stato un delitto non appropriarsene. In effetti sembrava proprio magico, tirato a lucido e troppo calzante con il personaggio che covava dentro le sue pagine. Se uno credesse alla magia o alla sua storia si potrebbe quasi pensare che forse sia il libro che dona l’immortalità a Dorian Gray e non il quadro. Forse ho fatto l’errore di riportare indietro Dorian Gray nella nostra società perché Wilde da buon ingannatore ci ha fatto credere a tutti la cosa sbagliata. Dopo qualche anno, siamo in un’altra città, decido finalmente di leggerlo e spero con tutto il cuore che non sia tipo il diario di Tom Riddle. È stato un colpo di fulmine come quel fatidico giorno di tuoni e tempeste di anni fa. Mi ha letteralmente stregato e se all’inizio pensavo che sarei andato incontro ad una scrittura più antica, non potevo che essere più in difetto di così. Una scrittura moderna, per un personaggio moderno, fuori dal tempo. Sono sempre stato traviato dai film o dalle serie tv che raccontano il personaggio in chiavi un po’ diverse. Ho amato tutto di questo romanzo così attuale. I personaggi sono descritti in maniera eccellente e le relazioni che i personaggi intraprendono sono forti e intense. Sinceramente mi viene difficile recensire questo libro perché non avrei molto da aggiungere, posso solo scrivere delle mie emozioni perché per analizzarlo non bastano poche righe. Wilde alla fine ha fatto vivere la sua divinità per sempre, ci è riuscito. È nella nostra società Dorian Gray, è espressione di noi, è tutto e di più. È un agnello da plasmare, un’anima da salvare, un personaggio che vivrà per l’eternità.
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