Dettagli Recensione
Vedova allegra
Si è rivelata davvero molto coinvolgente e, per certi versi, anche piuttosto divertente la lettura di questo breve romanzo di Jane Austen, un libriccino che avevo in libreria da tanto tempo e non mi decidevo mai a leggere!
La forma epistolare ben si adatta alla trama che, sullo sfondo dell'alta società inglese a cavallo tra la fine del XVIII e il principio del XIX secolo, mette in luce intrighi, perfidie e ipocrisie tutt'altro che improbabili in quegli ambienti. Perfetto il personaggio della protagonista, Lady Susan, fresca e consolabile vedova che vorrebbe accasare la giovanissima figliola con il miglior partito disponibile sulla piazza e, in verità, persino se stessa. Si resta di stucco leggendo in che termini parla della povera ragazza, alla faccia dell'amore materno:
"Altre madri avrebbero insistito [...], ma io non mi sono sentita di imporre a Frederica un matrimonio contro il volere del suo cuore, e invece di adottare una misura così drastica, ho semplicemente fatto in modo di renderle la vita insopportabile, cosicché sia lei ad accettarlo di sua volontà. Ma adesso basta con questa fastidiosa ragazza."
Il colpo di scena finale, come narrato, dopo una quarantina di lettere, da una voce fuori campo che non disdegna un poco di ironia, strappa un sincero e doveroso "Chapeau"! Onore all'intelligenza meschina e all'abilità spudorata di questa donna che, di certo, sa bene ciò che vuole e, soprattutto, come prenderselo.
Pubblicato postumo, il romanzo rientra nella produzione giovanile dell'autrice e, come già sottolineato da altri lettori con cui concordo, può essere un validissimo punto di partenza, anzitutto in virtù della sua brevità, per iniziare a conoscere la scrittura della Austen.