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SOFFERENZE
Nella mia testa ho sempre pensato che Frankenstein fosse un romanzo diverso da quello che ho letto, immaginavo un romanzo molto più incentrato sulla creazione di un mostro e la sua vita, un po’ più horror.
Mi sono trovata a leggere invece la sofferta vita del creatore del mostro , il signor Frankenstein appunto.
La vicenda è un raccontata da un uomo che incontra il nostro protagonista in fin di vita, quindi è una storia nella storia: Frankenstein narra la sua vita a l’uomo che a sua volta la scrive come corrispondenza alla sorella e devo dire che come metodo narrativo è stato molto originale.
Il creatore, un uomo di grande genio, assembla un terribile mostro deforme che poi ripudia per l’orrore che gli provoca e da quel momento sarà condannato ad una vita di disgrazie e tormenti.
È doloroso leggere come Frankenstein perda tutto a causa delle sue stesse mani, la colpa il suo orgoglio e la mancanza di pietà verso una creatura sola è invidiosa del genere umano.
Io ho percepito tanto sentimento nell’opera della scrittrice, l’elogio per delle qualità quali la generosità, l’amore fraterno e la fedeltà, mentre mi è mancato quel qualcosa che rendesse l’opera un po’ più incalzante per quanto ben scritta.
Sicuramente è un romanzo da leggere ma non a cuor leggero, lascia un po’ l’amaro in bocca.