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Solo Miss Marple poteva salvarsi su Nigger Island
Il giallo dei gialli della “Signora del giallo”. Agatha Christie si è superata con Dieci piccoli indiani. Una costruzione a tessere iniziale azzeccata e vincente. Nelle prime pagine pennella i suoi personaggi, ce li presenta e soprattutto instilla in ognuno di noi un dubbio. I protagonisti di Dieci piccoli indiani convivono, infatti, con un fardello legato al loro passato. Un peso che riecheggia costantemente nelle loro menti. Dall’arrivo degli otto ospiti, ai quali bisogna sommare i due governanti per raggiungere la cifra tonda di dieci, a Nigger Island il pathos cresce. L’atmosfera diventa tagliente e non ci si riesce più a staccare dal romanzo. Uno dopo l’altro i protagonisti cadono sotto le astute, crude e perverse mosse dell’assassino. Ipotesi, congetture e strategie di difesa si susseguono, ma l’unica certezza è il realizzarsi della filastrocca che ognuno degli ospiti trova appesa nella propria camera. Il gruppo di Nigger Island è eterogeneo, poiché tutti insieme si ritrovano un giudice in pensione, un dottore di successo, un ex generale, un poliziotto, una balia, un avventuriero in paesi esotici, un giovane baldanzoso amante della bella vita… Come sempre, la Christie si dimostra abile conoscitrice dell’animo umano. Va a fondo sulle paure dei protagonisti, ma non soltanto su quelle. Cerca di far emergere il ragionamento, la riflessione, la spiritualità di questo gruppo di persone “selezionate” per il misterioso viaggio a Nigger Island. Accelerazioni improvvise si alternano con momenti di pura frustrazione, quella di chi si sente appeso ad un filo, quella di chi deve temere e diffidare del suo prossimo. Il piano a tavolino dell’assassino riesce alla grande, ma soltanto nelle ultime pagine si conosce l’identità di questo terribile giustiziere di vite umane. Chiudiamo con una provocazione divertita. Leggendo Dieci piccoli indiani, è lecito pensare che da Nigger Island avrebbe potuto salvarsi soltanto la creazione letteraria più straordinaria della Christie, ovvero Miss Marple. Solo l’arguzia dell’anziana zitella, infatti, avrebbe potuto fermare anticipatamente l’assassino di questo straordinario classico della letteratura mondiale.