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Si accettano miracoli
Raffinato romanzo di un uomo semplice, questo è "Giobbe" di Joseph Roth. Reduce da un periodo di lettura impegnativo, con libri che mi hanno gettato il guanto sin dalle prime pagine, ne sentivo davvero il bisogno di rientrare nella confort zone e accoccolarmi nelle pagine di un libro capace di abbracciarmi con calore e dove il piacere della lettura fosse puro e non disturbato da passaggi noiosi o difficili. Già dalle prime pagine il tempo sembra rallentare e il lettore viene immerso nella realtà di Mendel Singer, personaggio principale, in un'atmosfera quasi ovattata e magica, piena di usi e costumi ebraici, fede, speranza, passato e presente di una tradizione millenaria. La mano che ci accompagna in questo viaggio immaginario è soave, colta, con uno stile molto musicale e poetico attraverso ripetizioni simmetriche di piccoli dettagli quasi come se fossero la rima in una strofa di poesia. Il percorso è senza sosta, l'attenzione e la curiosità non slittano mai ma vanno sempre pizzicate dalla trama movimentata seppur semplice in sé stessa. Mi ha molto ricordato la lettura di "Furore" di Steinbeck, uscito tra l'altro dieci anni dopo, credo che hanno molte tematiche e messaggi comuni. Mi ha anche ricordato le opere di Philip Roth, ma questa volta non per similitudini ma per opposti, ho avuto come l'impressione che Joseph Roth canta e rende omaggio a ciò che Philip Roth invece ironizza, critica tra le righe e fatica ad accettare e fare propria, cioé la millenaria cultura e tradizione ebraica. Anche in "Giobbe" c'è un passaggio di forte attacco, di ribellione di Mendel Singer di fronte a Dio ma è dettato dalla stessa fede che ne canta le lodi e non di una sua assenza. Joseph Roth appartiene al passato, Philip Roth al presente e considerato il gap generazionale tra i due, penso sia giusto così.
Dentro questo romanzo si trova tutto: povertà, sfortuna, sofferenza, malattia ma anche colpi di fortuna, ricchezza, salute, benedizioni, felicità e perché no, miracoli, per chi ci crede. E dato che siamo sotto le feste, mi permetto di consigliare vivamente questo libro non solo come lettura ma anche come regalo di Natale da fare ad amici o parenti, sia per la sua eleganza nell'insieme ma anche per i messaggi di speranza e pace che trasmette, non per ultimo sottolineo anche una certa atmosfera prevalentemente invernale, un po' dickensiana, che da un tocco di magia in più.
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Commenti
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La tua bella recensione esprime il tuo gradimento, che spesso provo anch'io nei libri del grande scrittore mitteleuropeo. Però, questo libro, non l'ho letto.
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