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Un viaggio verso l'ignoto
Il protagonista de The narrative of Arthur Gordon Pym of Nuntucket, Arthur Gordon Pym, è un giovane che sente irresistibile il richiamo del mare: con l’aiuto del suo amico Augustus, si imbarca clandestinamente a bordo del Grampus, per poi ritrovarsi nel bel mezzo di un ammutinamento, occasione in cui conoscerà il bizzarro marinaio Dirk Peters, un mezzo selvaggio il cui aspetto incute timore, ma che si rivelerà coraggioso e leale. E’ solo l’inizio di varie peripezie, in cui l’unica costante risulta il rischio della morte, tema caro a Poe, presente nella maggior parte della sua produzione. Unici superstiti di un successivo e disastroso naufragio, Pym e Peters vengono salvati dal Jane Guy, nave diretta al Polo Sud, lì dove inizia una nuova fase del romanzo, un viaggio verso l’ignoto che prima li farà sbarcare sull’isola di Tsalal, dove vive una razza di indigeni tanto falsa quanto pericolosa, e che infine li porterà in territori sconosciuti a qualsiasi umano.
Gordon Pym è una delle invenzioni più riuscite di Poe: non è un semplice avventuriero in cerca di tesori o di gloria, ma un uomo totalmente dedito alle proprie ossessioni, il cui fine ultimo è vivere ciò che ha sempre sognato, a tutti i costi. Significativa è una sorta di confessione all’inizio della narrazione (il romanzo è una specie di diario - testimonianza in prima persona): “Mi attiravano le visioni di naufragi e di fame, di morti o di prigionia fra genti barbare, di un’esistenza trascinata nel dolore e nelle lacrime, su uno scoglio grigio, solitario, in mezzo a un oceano irraggiungibile, ignoto”.
E’ un uomo, seppur ancora giovane, che sa quel che vuole, e ha la fortuna (e la sfortuna) di riuscire a ottenerlo. Somiglia molto all’Ulisse dantesco: bramoso di posare gli occhi dove nessun altro è ancora giunto, troverà infine le sue Colonne d’Ercole. Insieme a lui il lettore vivrà un’esperienza difficile da dimenticare, un misto di angoscia e desiderio inestricabili, destinati a tramutarsi in nostalgia, che spinge a rileggere il libro a distanza di tempo, come ogni classico che si rispetti.
Questo romanzo ha ispirato pietre miliari della letteratura, come il Moby Dick di Melville e Le montagne della follia di Lovecraft, giusto per citarne un paio. Da leggere quando si è alla ricerca di emozioni forti, quando la banalità del quotidiano si fa troppo opprimente, e la fantasia urla nella testa in cerca del suo sfogo: allora Gordon Pym vi trascinerà in una dimensione proibita, al di là dei sogni più pazzeschi!
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