Dettagli Recensione
In qualunque momento abbiamo la morte alle spalle
Dieci persone vengono invitate per diversi motivi su un’isola da un certo Signor Owen. Gli invitati non si conoscono tra di loro e una volta arrivati scoprono che il signor Owen non c’è; ad attenderli vi sono solamente i due domestici i quali, come ognuno di loro, non hanno ancora conosciuto il proprietario della villa. In ognuna delle camere assegnate agli ospiti è appesa al muro una filastrocca che narra di dieci negretti i quali, uno dopo l’altro, muoiono in modi differenti. Gli ospiti dunque dovranno cercare di guardarsi le spalle per poter sopravvivere sull’isola e non subire la stessa sorte dei dieci negretti.
Uno dei racconti più famosi di Agatha Christie che qui mi ha lasciato, al pari di “Assassinio sull’Orient Express”, con il naso incollato alle pagine fino alla fine. Nei primi capitoli vengono introdotti tutti i protagonisti attraverso i loro motivi per cui sono stati invitati sull’isola. La trama è lineare, nonostante ci siano alcuni salti nel passato da parte dei personaggi che possono aiutare a comprendere meglio la loro forma mentis. Arrivati all’inizio dell’ultimo capitolo vi sono tante domande che possono aleggiare nella mente del lettore, tuttavia trovano risposta nell’ultimo, avvincente capitolo.
Lo stile mi è piaciuto: nonostante sia un libro scritto negli Anni ’30, l’ho trovato attuale per molteplici versi. Le frasi non sono difficili e i dialoghi presenti contribuiscono a far scorrere la lettura in modo lineare. Ho apprezzato che l’ultimo capitolo del libro venga presentato come Epilogo, il che potrebbe indurre il lettore a pensare che il racconto sia ormai terminato, il mistero sia stato risolto e ciò che si andrà a leggere sarà solo un post-racconto. Tuttavia arrivati all’Epilogo ci si accorge che in quel capitolo sono racchiuse tutte le spiegazioni inerenti quanto letto fino a quel momento.
Libro che consiglio assolutamente agli amanti dei gialli e della scrittura di Agatha Christie, poiché qui ho trovato un misto di tensione, spionaggio, mistero e colpi di scena che hanno reso questo libro il capolavoro che è oggi. Ogni capitolo induce il lettore ad iniziare quello successivo fino ad arrivare alle ultime righe del libro in cui vi è un finale inaspettato che mi ha personalmente lasciato a bocca aperta e che mi ha fatto capire perché l’autrice sia stata definita la regina del giallo.