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SPOILER
Nel 1740 la penna di Richardso partorisce una protagonista indimenticabile e simbolo dell’ideologia puritana del secolo. Penso che l’idea di scrivere un romanzo epistolare sia qualcosa di veramente bello per il lettore un po’ perche’ e’ come se lui stesso ricevesse questa corrispondenza, un po’ perche’ puo’ entrare in contatto piu’ profondo con il protagonista. Trovo la scelta dello scheletro di questo libro ben riuscita ed interessante, anche se, essendo un classico, puo’ essere visto come un”mattone” e di fatto lo e’.
Il racconto e’ diviso in due parti in cui la giovane protagonista scrive lettere indirizzate ai cari genitori e le sue avventure narrate proseguono, in un secondo momento, sotto forma di diario. La protagonista e’ Pamela, la giovane serva quindicenne di una padrona da poco deceduta che si ritrova a vivere una vita „post servigi”. Il Signor B., nonche’ figlio della nobildonna cerca di mantenere la promessa delle ultime volonta’ della madre malata: di occuparsi della ragazza. Solo che le attenzioni di lui vanno oltre il normale rispetto per una fedele domestica. Subito i genitori la ammoniscono di essere cauta e di non cadere in nessun tipo di tranello che possa compromettere la sua virtu’.
Ed e’ questo il tema centrale del romanzo: la protezione della propria verginita’. E’ risaputo che in tempi passati essere una donna pura significava avere la garanzia di stima e successo, di essere ben vista dalla societa’ poiche’ „sacra”. Solo le prostitute erano anime compromesse, prive di valore, perdute poiche’ incapaci di salvaguardare la propria virtu’. Quindi per essere considerata una brava ragazza, Pamela e le coetanee dovevano stare attente a non consumare nessun rapporto sessuale prima del matrimonio. Gli uomini come il Signor B. avevano il privilegio di essere libertini perche’ meno condizionati dalla pressione sociale. Quindi potevano permettersi di tentare le fanciulle (che erano praticamente delle ragazzine ingenue) col potere.
Come detto, la dolce Pamela e’ l’incarnazione della virtu’ preservata, tant’e’ che il titolo originale del romanzo e’: „Pamela o a virtu’ ricompensata”. Questo compito e’ piu’ importante della vita stessa della protagonista. Gia’ da qui, il lettore capisce che il lieto fine e’ dietro l’angolo, ma la mole di pagine, suggerisce che molte peripezie sono presenti sul cammino.
Gli approcci del padrone ventenne si fanno man mano sempre piu’ esplicit: gesti, contatto fisico, baci che la giovane, terrorizzata, non gradisce di certo. Sente la necessita’ di trovare alleanza in casa; il suo turbamento la porta a parlarne con la governante della casa: la Signora Jervis, la quale la supportera’. Anche per gli altri personaggi della casa a volte e’ difficile schierarsi contro il padrone, dato che gli hanno giurato assoluta fedelta’ nel servirlo. Le difficolta’ quindi aumentano percjhe’ non sempre e’ possibile contare sugli alleati in questa guerra. Cosi’, l’unico conforto diventa la scrittura e la comunicazione con gli amati genitori.
Dopo aver tentato di spiare le sue lettere e di sabotarla in tutti i modi possibili, il padrone le offre la possibilita’ di tornare a casa. Sfortunatamente e' solo una farsa: la ragazza verra’ condotta in una dimora del Lincolnshire e qui fatta prigioniera in compagnia della perfida Signora Jewkes. La governante, in questo caso, cerchera’ in tutti i modi di aiutare l’uomo nella sua impresa. In rare occasioni aiutera’ Pamela. Solo i suoi svenimenti fermano l’avidita’ di B. che si vede sempre rifiutare: i suoi baci, i suoi soldi, le sue proposte d’aiuto economico alla famiglia Andrews… Nulla smuove la serva che stringe i denti e si difende con tutte le sue forze.
La vicenda pare avere una svolta (che poi sara’ infelice) quando Pamela riesce a entrare in contatto col cappellano del suo padrone: il Signor Williams che mosso dalla pieta’ provera’ ad aiutarla in una fuga senza successo. La disperazione aumenta al punto tale da voler simulare la propria morte durante un altro tentativo di fuga fallimentare.
Tutto improvvisamente cambia nel momento in cui il padrone legge le lettere della serva: pare commosso, sta provando pieta’. Decide cosi’ di donarle la liberta’ per poi scoprire di amarla e di chiederla in moglie.
Pamela e’ il buon esempio per le giovani dell’epoca: una serva, una buona ragazza con sani prinicipi puo’ andare lontano. Nel romanzo si mischiano le classi sociali, cosa non ben vista da tutti e di cui e’ portavoce la sorella Lady Davers. Ella incarna la forte morale dell’epoca e subito si scaglia contro la fancilla che si e’ fatta sedurre da un uomo (suo fratello), ella non crede per nulla alla storia del matrimonio. La colpa ricade piu’ sulla donna che non e’ stata in grado di controllare la situazione, come se l’uomo seduttore non avesse una coscienza e non fosse partecipe dell’azione. Ma il rimanere umili e di buon cuore alla fine porta ad enormi ricchezze.
Trovo triste pensare che nel passato le donne dovessere lottare cosi’ tanto pur di mantener salda la propria vergiita’ e se questo non fosse stato possibile, il senso di vergogna che si sarebbero dovute portare come un marchio sulla pelle. Sono convinta che la storia qui narrata sia successa anche nella vita reale dell’epoca, forse senza il lieto fine tanto aspettato. Il testo da sicuramente degli spunti forti per capire la condizione femminile nel corso del XVIII secolo. E che da vittima, la protagonista riesce a trasformare il suo carnefice in innamorato grazie alla sua tenacia. Ella e’ sicuramente un forte esempio di coerenza femminile perche’ non a mai tradito se stessa. E noi donne, forse, abbiamo qualcosa da apprendere da questo prezioso personaggio.
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Commenti
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ti rigrazio. Anche io ho aspettato molto, io con i classici devo aspettare il "momentoo giusto", forse devi aspettare anche tu il tuo per leggere "Pamela". Non conoscevo questo romanzo, grazie per la segnalazione. Allora aspettiamo presto una tua recensione!
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Amo la letteratura inglese, ma non ho letto questo libro, sicuramente un classico selezionato dal tempo.
Ora anch'io sono impegnato nella lettura di un grande scrittore inglese, Trollope. Il libro è "Il Dottor Thorne", testo di strepitosa leggibilità; una scrittura bellissima, nella migliore tradizione inglese improntata sul piacere di narrare, che per noi diventa piacere di leggere.