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DIECI PICCOLI OMICIDI
Capolavoro della giallista per eccellenza Agatha Christie.
Dieci persone con dieci modi diversi vengono rintracciate dal misterioso signor Owen che li invita a presentarsi a Nigger Island, un’isola la cui forma ricorda quella di un uomo di origine africana. Un giudice, una donna timorata di Dio, un ex generale, un giovane e avvenente ragazzo, una governante, un maggiordomo e sua moglie, un medico, un ex capitano e un investigatore privato. tutti accusati di essere responsabili in un modo o nell’altro di omicidi.
Nessuno ha mai visto quest’uomo e la sua signora, nemmeno i maggiordomi e tutti i presenti si domandano il perché siano lì tutti insieme, in una casa gigantesca, in un’isola in cui del signor Orwen non c’è traccia.
Sulla parete sopra il caminetto nelle loro stanze c’è una pergamena con scritta una piccola filastrocca con un incipit: “Dieci piccoli negretti…” che narra di piccoli bambini che ad uno ad uno assaporavano la morte, tutti per cause diverse una dell’altra. Tutto incomincia a prendere senso quando piano piano, uno dopo l’altro, tutti gli ospiti di quella casa cominciano a morire esattamente come nella filastrocca, con le stesse modalità.
Era chiaro che qualcuno aveva architettato quella messa in scena per farli fuori tutti per chissà quale ragione ed escluso che fosse il signor Owen di cui iniziavano pure a dubitarne l'esistenza, tutti si convinsero che l’assassino era uno di loro e cominciarono a dubitare, a guardarsi come sospetti, a cercare di scovare da soli il traditore, a incolparsi a vicenda.
La filastrocca finì con l’ultimo piccolo negretto che si suicidò e così successe davvero anche per l’ultimo superstite di questa carneficina. Il finale chiarisce ogni dubbio.
Come per qualsiasi giallo che si rispetti la tensione rimane alta per tutta la durata della storia e come sempre tutto quello che può sembrare non lo è affatto in una crescente voglia di sapere come si sarebbe conclusa la storia che si insinua nell’animo del lettore, che potrebbe finire con il complimentarsi con l’assassino per la grandissima astuzia nel compiere quei dieci piccoli assassini che rientravano tutti nel suo piano malvagio architettato in ogni minimo particolare, senza che nessuno potesse sospettare nulla per tutta la durata del tempo.
Consigliato agli amanti del genere e di sicuro accanto al nome Agatha Christie la parola garanzia è la più giusta.
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