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All'ombra delle fanciulle in fiore
 
All'ombra delle fanciulle in fiore 2020-07-22 09:36:25 siti
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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siti Opinione inserita da siti    22 Luglio, 2020
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Sete d’amore, sete di sole

Stupendo secondo volume della Ricerca proustiana, un viaggio letterario ineguagliabile, un ritrovarsi in una prosa cristallina, netta, perfetta, dalla cifra stilistica che non corre mai il pericolo di lasciare indietro il contenuto, sapientemente dosato, centellinato nelle oltre cinquecento pagine, a riscoprire il piacere di un trama impalpabile ma tangibile, tesa ad annullare i fatti mentre li propone come solo la pittura impressionista sa fare. Impressioni , sensazioni, pensieri , colti nell’immediato ma arricchiti da considerazioni a posteriori che oscillano fra il gusto garbato dell’anticipazione e lo sguardo ricco di senno di chi ripercorre la propria giovinezza, o meglio una porzione di essa. Un’estate lunga, a Balbec, la prima lontana dai genitori, in compagnia della nonna, nel Grand Hotel che fotografa, cristallizzandola, la realtà sociale francese ancora in bilico, in questo primo scorcio del Novecento, fra nobiltà e borghesia, una realtà , di contro, tutta protesa verso la novità dettata dal progresso tecnologico. Un narratore alle prese con i suoi primi ardori, nella prima parte, di ambientazione parigina , nei confronti di Gilberte, la figlia di Swann e di Odette, dapprima agli Champs –Élysées poi, gradualmente, nella dimora della coppia, quasi un fortino da espugnare, per vedersi infine ripagato da un intero gineceo in spiaggia, in Normandia. Le fanciulle in fiore, visione prima, messa a fuoco poi e selezione fra esse di una predestinata al suo amore: Albertine, sfuggente come un cerbiatto, accessibile come una soglia da varcare a cui si frappone intanto un gradino inatteso. Un vissuto sottratto all’oblio cui sarebbe stato destinato, come tutto nella vita. Il processo dell’innamoramento, il mistero del ruolo giocato dalla casualità in certe alchimie che si vorrebbero lontane dal mistero e totalmente imbevute della nostra volontà, per scoprir poi che l’amore procede seguendo, dettato dal caso, semplicemente i binari della nostra fantasia, del nostro immaginare, supporre e ricercare nell’altro una porzione meno fumosa di noi stessi. Il volume è trapuntato di considerazioni di tal misura, ogni volta colpiscono per l’ingenua verità e truce che contengono, permettendo al lettore un ritrovarsi universale, meravigliandolo per la semplicità con la quale viene trasposto in scrittura un pensiero sicuramente abbozzato un tempo anche nella sua mente, senza averne mai avuto la capacità di recuperarlo, analizzarlo, fissarlo nella sua estrema veridicità. Proust ha il dono di recuperare il suo tempo, il suo vissuto, coinvolgendo il lettore in un’altra ricerca, simile alla sua, anche se ora più personale: quella del proprio tempo perduto. "All’ombra delle fanciulle in fiore" è semplicemente uno scritto contraddistinto dalla grazia della giovinezza, dall’eleganza del ricordo, dalla istantaneità di un quadro impressionista. Coglie l’attimo, lo fissa, per sempre dilatando la percezione del proprio universo temporale.

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Bellissima recensione, Laura, gli fa onore a Proust. E' il mio volume preferito della Recherche per questa freschezza della gioventù anche se spesso frenata dall'anticipazione malinconica della sua brevità, un lampo del quale non si è consci finché non è ormai passato da un po'. Prosegui? "La parte di Guermantes" io l'ho trovata decisamente più impegnativa, forse il volume che ho amato meno, assieme a "Sodoma e Gomorra".
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siti
22 Luglio, 2020
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Ciao Ioana, sono in piena crisi, come si fa a leggere dopo Proust? Proust stesso lo escludo, la sua scrittura ha bisogno di un tempo tutto suo , il mio spazio mentale, che solo d'estate posso dedicargli, mi sono dunque ripromessa di leggerli, i volumi, con il dovuto rispetto e con un sufficiente stacco temporale l'uno dall'altro. Al momento il passaggio temporale dal primo al secondo volume mi ha lasciata pienamente soddisfatta della scelta fatta.
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Molly Bloom
22 Luglio, 2020
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Anche io ho letto i primi quattro volumi intercalandoli con altri romanzi, gli altre tre invece li ho letti in fila, molto più scorrevoli e interessantissimi nonché più brevi. A fine lettura dell'ultimo volume ricordo che avevo la tua stessa difficoltà: cosa avrei mai potuto leggere poi, che altro libro mi avrebbe potuto dare qualcosa in più? Mi sentivo talmente "piena" che mi dispiaceva quasi rovinare la lettura appena conclusa. Ho scelto invece Marai, con "Le braci" ed è stato amore, probabilmente tu lo hai già letto.
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siti
22 Luglio, 2020
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Sì, scelgo Nabokov, Pnin.
Bella recensione di un libro che mi è piaciuto moltissimo. Ho trovato meravigliosa la prima parte, cn una insospettata Madame Swann. Lo stesso Proust pare subirne tutto il fascino.
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siti
23 Luglio, 2020
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Grazie Emilio, a me è invece piaciuta di più la seconda parte con ambientazione a Balbec, tanto che ora mi piacerebbe vedere i luoghi proustiani, ho già visto in rete l'hotel della cittadina della costa dove soggiornò e le foto della sua camera, che bel turismo...quello che piace a me...aspettiamo tempi migliori ma ci andrò, prima o poi.
Un invito sentito, Laura! Bella recensione. Appena mi torna la voglia di leggere la magnifica prosa classica intramontabile, lui sarà il prossimo autore!
Le tue recensioni, Laura, sono sempre all'altezza dei libri da te letti, e con Proust non era per niente facile. Anche io ho amato questo autentico monumento al desiderio amoroso, impreziosito da pagine di panica e solare bellezza, ma in cui si insinua anche, poco alla volta, una sottile malinconia per la consapevolezza che chi oggi amiamo domani non ci amerà più, e- ancor peggio - sarà da noi dimenticato ("la felicità ci arride quando ormai ci lascia indifferenti"). Concordo pienamente con te: capolavoro assoluto!
Per quanto riguarda la lettura dell'intera "Recherche", anch'io ho proceduto per gradi: più o meno due volumi all'anno, in tutto tre anni dalla "Strada di Swann" al "Tempo ritrovato". Certo che non è facile, in mezzo, trovare delle letture adeguate, anche se con Nabokov vai sul sicuro.
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siti
27 Luglio, 2020
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Grazie Giulio, ho visto ora il tuo commento, sì procederò con tempi dilatati tra un volume e l' altro, non mi va di sprecare questa opportunità per fretta o altre velleità. Ci vuole tempo, il giusto tempo.
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