Dettagli Recensione
Corsi e ricorsi storici
E’ stata l’emergenza coronavirus ad indurmi a scegliere questa lettura, che, soprattutto nella prima parte, mi ha spiazzato. Perché sembrava di leggere gli articoli del Corriere e della Repubblica di questi giorni, con un linguaggio decisamente meno moderno, ma con gli stessi elementi. I primi segnali, il paziente zero, la sorpresa dei primi tempi che, a poco a poco, si trasforma in panico, il comitato scientifico, i focolai infettivi, l’aumento del numero di casi, perfino i famosi “congiunti”. La ricerca dei posti letto negli ospedali, i prefetti ed il governo centrale, la chiusura della città, il limbo in attesa della riapertura e la riapertura. Tutta la storia è raccontata da un narratore ed è una relazione scritta con obiettività e fatta con buoni sentimenti. Anche i protagonisti di questo libro sono tutti nel medesimo sacco e capiscono che, in un qualche modo, ne devono uscire, devono cavarsela. Camminano in avanti, nelle tenebre, un po’ alla cieca, con tutta l’incertezza, soprattutto, ma non solo, quella dei primi tempi e cercano di fare ognuno del proprio meglio e comunque tutti un po’ di bene. Comprendono che la fantasia, in un qualche modo, aiuta nella sopravvivenza. E, nel male, c’è comunque del bene. Il buono della figura dei medici. Il fatto che un evento di questa portata apre gli occhi e costringe a pensare. Perché quanto l’uomo può guadagnare al gioco della peste e della vita è la conoscenza e la memoria. Ed il più grande insegnamento che se ne può trarre è che dobbiamo fare tesoro, di questa conoscenza e di questa memoria.
Indicazioni utili
Commenti
6 risultati - visualizzati 1 - 6 |
Ordina
|
Detto da me che sono molto logorroica... prendimi in parola.
Camus non è certo un autore allegro che comunica serenità, non lo leggi per consolarti o evadere. Ti aiuta a scandagliare e rivela realtà scomode molto meglio di Sartre, che invece non mi è tanto piaciuto.
In tema covid, hai letto Cecità? Io non ancora.. Eresiaaaa
Grazie ancora
6 risultati - visualizzati 1 - 6 |
Sicuramente Camus sa scrivere. Ho letto questo libro tanto tempo fa e quando avevo scarsa esperienza di letture. Ma anche con "Lo straniero" , letto recentemente, trovo che questo autore lascia, almeno parlo per me, come storditi e inariditi. Inutile dire che non è assolutamente fra i miei scrittori più amati.