Dettagli Recensione
Uno scrittore di balene
L'ignoranza è davvero una brutta bestia ed io questa volta ci sono cascata in pieno. Volevo leggere una bella avventura, avevo voglia di qualcosa che mi ricordasse la foresta di Salgari, oppure i fondali di Ventimila leghe sotto i mari, insomma qualcosa che mi facesse viaggiare con la fantasia e mi conducesse in una bella avventura. Come dicevo la mia ignoranza non ha limiti e quindi ho scelto Moby Dick convinta di imbarcarmi su un nave e partire alla caccia della famosa balena bianca con il capitano Achab.
Il problema è che l'inizio mi aveva dato ancora questa sensazione, Ismaele, narratore e marinaio sul Pequod mi aveva erroneamente convinta:
“Se fossi stato del tutto onesto con me stesso avrei letto molto chiaramente nel mio cuore che non ero per nulla entusiasta di essermi impegnato in quel modo, per un viaggio così lungo, senza aver poggiato nemmeno una volta gli occhi sull'uomo che, non appena la nave fosse uscita in mare aperto, doveva diventare il dittatore assoluto.”
Ma passate le prime cento pagine, davvero divertenti e avventurose, la difficoltà della lettura scelta si è subito palesata. Melville scrive un libro davvero molto particolare, ma più che un'avventura è un reportage su cosa si faceva e su come si viveva su una baleniera. Si scopriranno un sacco di curiosità sui ramponieri, su come si arrivava al prezioso olio di balena, sulla disciplina e su tanti altri piccoli dettagli della vita in mare al tempo.
Ma se vi aspettate un'avventura oppure una caccia senza fine alla balena bianca..questo non è il libro per voi. Arrivare alla fine è stato veramente difficile per la ripetitività delle azioni e per la noia che ogni tanto affiorava durante la lettura.
Lo stile inoltre non è semplice, tantissimi termini tecnici e parole non adatte ad un lettore troppo giovane e i continui paragoni con scene della Bibbia rendono spesso la lettura non scorrevole.
In conclusione Moby Dick è un libro profondo, dove si trova la contrapposizione fra il bene e il male, dove l'ossessione supera la ragione e dove chiunque può trovare tutte le informazioni sulla caccia alla balena del tempo. Non posso dire niente sullo stile e sull'argomento trattato, ma posso dire molto sulla piacevolezza; questo libro non mi è piaciuto, ho faticato a leggerlo e consiglio la lettura solo ai veri appassionati.
Una cosa su cui concordo: “L'anima non si può nascondere”.
Buona lettura!
Commenti
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Fede
Fede
Fede
Come potrai scoprire leggendo la mia recensione io ho trovato il romanzo pesantissimo e (concedetemelo) un po' pretenzioso. Quando pigliai per la prima volta in mano il libro in versione integrale (da bambino avevo letto solo l'edizione per ragazzi) volevo ritrovare quel drammatico "I spit my last breath at thee" che urla Ahab alla balena e provare l'emozione di certe scene cinematografiche. Errore. Doppiamente sbagliato è stato affrontarlo, inizialmente, in lingua originale. Ma quando mi sono arreso e sono passato alla traduzione l'impressione non è mutata, ahimè. Fu il romanzo che affossò la carriera di Melville e i critici suoi contemporanei la pensavano proprio come me. Forse sono proprio di mentalità antica...
ciao
Pierpaolo
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