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Moby Dick
 
Moby Dick 2020-05-13 15:12:59 Belmi
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
2.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    13 Mag, 2020
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Uno scrittore di balene

L'ignoranza è davvero una brutta bestia ed io questa volta ci sono cascata in pieno. Volevo leggere una bella avventura, avevo voglia di qualcosa che mi ricordasse la foresta di Salgari, oppure i fondali di Ventimila leghe sotto i mari, insomma qualcosa che mi facesse viaggiare con la fantasia e mi conducesse in una bella avventura. Come dicevo la mia ignoranza non ha limiti e quindi ho scelto Moby Dick convinta di imbarcarmi su un nave e partire alla caccia della famosa balena bianca con il capitano Achab.

Il problema è che l'inizio mi aveva dato ancora questa sensazione, Ismaele, narratore e marinaio sul Pequod mi aveva erroneamente convinta:

“Se fossi stato del tutto onesto con me stesso avrei letto molto chiaramente nel mio cuore che non ero per nulla entusiasta di essermi impegnato in quel modo, per un viaggio così lungo, senza aver poggiato nemmeno una volta gli occhi sull'uomo che, non appena la nave fosse uscita in mare aperto, doveva diventare il dittatore assoluto.”

Ma passate le prime cento pagine, davvero divertenti e avventurose, la difficoltà della lettura scelta si è subito palesata. Melville scrive un libro davvero molto particolare, ma più che un'avventura è un reportage su cosa si faceva e su come si viveva su una baleniera. Si scopriranno un sacco di curiosità sui ramponieri, su come si arrivava al prezioso olio di balena, sulla disciplina e su tanti altri piccoli dettagli della vita in mare al tempo.

Ma se vi aspettate un'avventura oppure una caccia senza fine alla balena bianca..questo non è il libro per voi. Arrivare alla fine è stato veramente difficile per la ripetitività delle azioni e per la noia che ogni tanto affiorava durante la lettura.

Lo stile inoltre non è semplice, tantissimi termini tecnici e parole non adatte ad un lettore troppo giovane e i continui paragoni con scene della Bibbia rendono spesso la lettura non scorrevole.

In conclusione Moby Dick è un libro profondo, dove si trova la contrapposizione fra il bene e il male, dove l'ossessione supera la ragione e dove chiunque può trovare tutte le informazioni sulla caccia alla balena del tempo. Non posso dire niente sullo stile e sull'argomento trattato, ma posso dire molto sulla piacevolezza; questo libro non mi è piaciuto, ho faticato a leggerlo e consiglio la lettura solo ai veri appassionati.

Una cosa su cui concordo: “L'anima non si può nascondere”.

Buona lettura!

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Commenti

19 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Bravissima Fede, libro affatto semplice e che mi ha sempre inquietata tanto da rimandarne costantemente la lettura. :-)
Ciao Fede, credo che la scarsa votazione riguardante la piacevolezza è parecchio influenzata da questa tua errata aspettativa. E' si un romanzo d'avventura, ma prevale al'avventura interiore. Personalmente l'ho amato ma sapevo su che nave mi imbarcavo e i vari capitoli relativi alle balene hanno contribuito a colmare mie perplessità su come riuscivano a cacciarle. Alcuni di essi li ho trovato anche altamente poetici malgrado gli aspetti tecnici. Ad ogni modo complimenti per la tenacia di non averlo abbandonato.
In risposta ad un precedente commento
Belmi
13 Mag, 2020
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Grazie del commento Maria.
Fede
In risposta ad un precedente commento
Belmi
13 Mag, 2020
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Grazie mille, si, le aspettative hanno inciso molto sulla piacevolezza..mi aspettavo un libro completamente diverso.
Fede
Vedi l'aspetto positivo...hai arricchito il patrimonio lessicale...ancora ricordo il senso di nausea che mi accompagnava...ero troppo giovane, da rileggere sicuramente.
In risposta ad un precedente commento
Belmi
13 Mag, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Hai ragione Laura..senza dimenticare la soddisfazione di essere arrivata alla fine ;-)
Fede
Mi fa piacere di non essere l'unico iconoclasta di Qlibri.
Come potrai scoprire leggendo la mia recensione io ho trovato il romanzo pesantissimo e (concedetemelo) un po' pretenzioso. Quando pigliai per la prima volta in mano il libro in versione integrale (da bambino avevo letto solo l'edizione per ragazzi) volevo ritrovare quel drammatico "I spit my last breath at thee" che urla Ahab alla balena e provare l'emozione di certe scene cinematografiche. Errore. Doppiamente sbagliato è stato affrontarlo, inizialmente, in lingua originale. Ma quando mi sono arreso e sono passato alla traduzione l'impressione non è mutata, ahimè. Fu il romanzo che affossò la carriera di Melville e i critici suoi contemporanei la pensavano proprio come me. Forse sono proprio di mentalità antica...
Moby Dick è stato il mio primo libro in assoluto! Letto e riletto, voce fuori dal coro, io lo adoro. Solo a vedere il titolo sento l'odore del mare e la pelle seccata dal sole e dal sale. Credo che la familiarità con gli strumenti e le attrezzature marinare mi abbia aiutato molto, allora... A parte questo mi piace per il tema della sfida contro le proprie paure, il proprio passato, lo spirito di collaborazione nella vita di bordo, mi affascina proprio la navigazione
Brava Federica, bella recensione e giudizio chiaro, onesto e sincero. Condivido che si tratta di un 'opera di un certo... "peso"! La si apprezza se ci si abbandona, ci si immerge nel suo spessore, senza impazienza: si proverà un po' di nausea, a tratti, come quando si è cullati dalle onde, ma se ne uscirà molto impressionati e abbastanza soddisfatti.La rileggerei? Non so.
ciao
Pierpaolo
Mi fa piacere che tu l'abbia apprezzato, Marianna. Senza voler sminuire il tuo entusiasmo, permettimi di soddisfare una mia curiosità e di chiederti una cosa: l'hai letto in versione integrale (nelle sue oltre 600 pagine a caratteri piccoli), oppure nelle classiche riduzioni in cui i capitoli sulla macellazione dei capodogli o sulle pretese lezioni di biologia marina sono state abilmente sforbiciate via? Lo chiedo perché la differenza è sostanziale.
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