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Estremi rimedi
 
Estremi rimedi 2020-05-04 21:56:06 archeomari
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
archeomari Opinione inserita da archeomari    04 Mag, 2020
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Il primo Hardy

Le cosiddette ‘opere minori’...

...che talvolta sorprendono in maniera sconvolgente, forse perché non ci si aspettava granché.
A me Hardy era piaciuto sin da quando avevo letto “La brughiera”, allora ero molto più giovane, ma mi aveva già piacevolmente colpito sia lui sia una scrittrice conosciuta col nome di George Eliot, entrambi di età vittoriana.
Questo è il suo primo romanzo, datato 1871, che dimostra già il talento dell’autore e quelli che saranno i suoi motivi tipici a cui resterà quasi sempre fedele: l’attenzione al mondo della campagna inglese ed ai suoi protagonisti, la presenza della natura e i particolari paesaggistici.
In “Estremi rimedi”, così come in altre opere di Hardy, il narratore è onnisciente e fa sentire molto spesso la sua voce, tramite massime, riflessioni. Ogni capitolo è costellato di citazioni (molte di più rispetto alle opere successive)tratte dalla Bibbia, dalle Georgiche di Virgilio, da poeti quali Milton, Coleridge, Shelley.
L’eroina, Cytherea (altro nome di Venere, da qui l’amore di Hardy per la mitologia classica) è contesa da due uomini, Manston (polo negativo) e Edward (polo positivo), ma non ha ancora nulla della combattività, dell’intraprendenza delle altre protagoniste femminili dei romanzi successivi, in quanto troppo timida, troppo impacciata.
Un altro personaggio che avrebbe meritato maggiore spessore psicologico è Miss Aldcliff: una donna ambigua, equivoca, dal passato oscuro, che accoglie presso di sé Cytherea come dama di compagnia . Non vi rivelo nient’altro, lascio al lettore la scoperta di una trama che avvince, arricchita da tanti passaggi di gusto gotico che impreziosiscono un nucleo noir/mystery, alla maniera di Wilkie Collins.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama i classici, in particolare i romanzi dell'epoca vittoriana
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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Assaggino. Pennellata naturalistica di Hardy

Era quel momento stagnante della giornata in cui la luminosità del giorno, sfuggita alle ombre lunghe e fresche e alla novità vivificante della mattina, non ha ancora fatto percettibili passi avanti per acquisire quelle sfumature morbide e rassicuranti che ne adornano il declino.
Ciao Marianna, questo passo che citi nel commento mi rievoca molto lo stile proustiano. Mai letto Hardy per il momento.
Ciao Ioana! E non ho scelto il più bello! Mi piace molto questo stile, tipicamente classico, english... Ricco di spunti, l'edizione Fazi è piena di rimandi ad autori da noi poco conosciuti, tranne Milton e Shelley ovviamente.
Quanto rileggo questi autori così ottocenteschi e classici, mi sento come non so, un artista degli anni '60 che vuole contestare la tradizione, non li reggo più, ma devo dire che è molto molto bello questo tuo estratto. Magari quando ritorno in fase 800 ci faccio un pensiero.
In risposta ad un precedente commento
archeomari
06 Mag, 2020
Ultimo aggiornamento:
06 Mag, 2020
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Ciao Dany, la tua repulsione, diciamo così, è condivisa da tante persone, tutte quelle che mi circondano, per quel poco che leggono, mi dicono che non sentono vicini questi libri, troppo lontani dal nostro sentire.
Io invece ho trovato in Hardy e in altri autori, tante verità universali. Ma è una percezione mia, sono molto retrò spiritualmente, nel senso nostalgico, mi piace tutto ciò che c'è di vecchio e polveroso .. Una cosa la detesto : i romanzi di appendice. Inspiegabilmente lunghi dettati dalla necessità di pubblicare su riviste per un arco di tempo piuttosto ampio. A volte, cerco di non badare a queste minuzie... tuttavia prendono tempo prezioso sottratto ad altri libri. Grazie per la considerazione
Bella segnalazione, Marianna! Non ho mai letto Hardy ma sembra nelle mie corde. Posso chiederti se consiglieresti questo, per iniziare?
Grazie mille, Manu
In risposta ad un precedente commento
archeomari
06 Mag, 2020
Ultimo aggiornamento:
06 Mag, 2020
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Grazie mille per a te. Io partirei da La brughiera, è con quello che ho iniziato io. È indimenticabile. Se ti piacciono personaggi femminili meglio delineati ti consiglio Tess dei d'Urberville. Buone letture
Ps. Edizioni Fazi, impeccabile anche digitale
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