Dettagli Recensione
Uno spettacolo
Un capolavoro senza tempo. Una storia destinata ad entusiasmare ogni animo. Essa ti fa sprofondare negli abissi più oscuri e malvagi dell’esistenza e poi, con uno slancio ti fa riemergere in tutta la sua bellezza. Perchè solo chi ha toccato il fondo del suo essere può sentire veramente il sapore della vita. “Solo chi ha provato la sventura estrema è adatto a sentire l’estrema felicità. Bisogna aver voluto morire per sapere quanto è bello vivere”.
Personalmente credo sia la storia più appassionante che sia mai stata scritta, la più completa e la più vitale. Perchè ora che ho conosciuto questo straordinario personaggio che è il protagonista, Edmond Dantès, mai lo potrò dimenticare. Egli è il Conte di Montecristo, l’uomo che tutto conosce e che a nulla appartiene, l’uomo dotato di una presenza incontrastabile che disarma chiunque, l’uomo che possiede una ricchezza indefinita che nessuno conosce. Ogni suo sguardo, ogni sua parola ha un valore inestimabile, nulla viene lasciato al caso. “La gente si disputava le sue parole, come capita sempre alle persone che parlano poco e che non dicono mai una parola senza valore”. Io stessa leggendo non aspettavo altro che rivederlo comparire, qualunque personaggio si trovasse ad interpretare. Mai riuscirò a rendere a parole chi è il Conte di Montecristo.
La descrizione degli eventi la considero magnifica, lo scrittore è dotato di enorme vitalità inventiva. Ho apprezzato molto il colore che è riuscito a dare alle parole, anche un semplice aggettivo viene reso spettacolare.
Oltre al personaggio principale, sono rimasta particolarmente colpita dal procuratore del re Villefort. Egli è un uomo molto ambizioso, intelligente e dedito al suo lavoro che rappresenta un modo per espiare le sue stesse colpe. Il suo ruolo slitterà inesorabilmente da giudice ad accusato per finire in una favolosa e terribile follia, fatta di cupi eventi riemersi dal passato e dalla prigione del suo presente.
Compare anche il tema dell’amore, inizialmente idealizzato nella figura di Mercedes ma è un amore del passato, di un altro tempo. Ed è stato bellissimo per me leggere che il protagonista, dopo tutte le sue sofferenze, ha capito una cosa che non osava più credere, che al mondo c’erano due Merecedes, e che poteva ancora essere felice. Personalmente ho tratto da ciò un insegnamento importante.
L’identificazione del lettore con il protagonista è immediata, l’unico momento che potrebbe far dubitare il lettore del suo percorso di vendetta è quando egli stesso affronta un dibattito interiore, ma nulla altro vi svelerò.
Consiglio la lettura di questo romanzo che avidamente ho affrontato e che vi assicuro, non vi deluderà.