Dettagli Recensione

 
I quattro cavalieri dell'Apocalisse
 
I quattro cavalieri dell'Apocalisse 2020-01-20 20:50:09 siti
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    20 Gennaio, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Fuori corso

V. Blasco Ibáñez è considerato l’ultimo dei romanzieri realisti spagnoli, quelli sulla scia di Galdós per intenderci, nome importante, autore di veri e propri successi letterari oltre che una personalità di spicco nella Spagna di fine ‘800. Fu deputato, antimonarchico, fondatore del quotidiano ?? El pueblo?? e la sua fama è spesso associata a pellicole celebri quali “Sangue e arena” e appunto “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”. La sua scrittura fu certamente poliedrica ma anche criticata, soprattutto quando eccessivamente tesa al melodramma.

“I quattro cavalieri dell’ Apocalisse” è un romanzo sulla guerra, scritto durante la guerra, concepito nel 1914 sull’ultimo transatlantico tedesco che toccò le coste francesi prima dello scoppio del conflitto, quando l’orgoglio delle grandi potenze ventilava l’ipotesi di una guerra veloce, di una guerra preventiva, igienica e necessaria. Nasce, nella sua crudezza realistica - quella che rappresenta le azioni belliche appunto- non da una fervida immaginazione ma dall’esperienza diretta che il suo autore fece del conflitto in qualità di inviato speciale, dopo la prima battaglia della Marna, non per i giornali, ma per la nazione. L’ incarico infatti lo ricevette dal Presidente Poincaré, con la raccomandazione di farne materia di un romanzo che servisse la causa degli Alleati rappresentando l’atrocità delle operazioni belliche. Si legge in realtà un sentito odio per i tedeschi, per gli invasori, comprensibile a livello umano e sicuro specchio dei sentimenti che agitarono gli animi in quel periodo, ma , se si sorvola su questo aspetto, direi troppo marcato, e si giunge a fine lettura, ci si rende conto che a questo si aggiunge un sentimento di fratellanza che accomuna francesi e tedeschi nel dolore, nella perdita, nel lutto, nella sofferenza. Il romanzo è anche un bellissimo affresco dell’Europa emigrata in Sud America, dei figli di una terra vecchia e percorsa ripetutamente da insanabili conflitti che trovano pace e soprattutto ricchezza nel Nuovo Mondo. Sono rappresentate epiche storie di conquista e di riscatto, di amore e di conflitto, tra singoli e tra famiglie, di sopportazioni e di convivenze e, stagliati sullo sfondo, personaggi ben delineati, perfettamente caratterizzati, indelebili nella mente del lettore. Figure prevalentemente maschili, vincenti e poi irrimediabilmente condannate a lenta e sofferta decadenza. Sono gauchos, sono borghesi, sono transfrontalieri, sono cittadini senza patria, sono trapiantati in una terra che li ha arricchiti e che si portano nel cuore anche quando tornano in Europa. Sono l’emblema di un vecchio continente in rovina. Molto complesse ed efficaci anche le figure femminili, tragiche eroine, ai confini di un mondo ancora prepotentemente maschile. Suggestive le pagine dedicate a Parigi, città che teme la guerra, città che fiuta il nemico, città che si prepara ad una possibile disfatta. Un romanzo di gradevole lettura, indubbiamente interessante perché riflette gli umori del tempo, privo però di quel necessario afflato lirico che lo avrebbe reso un capolavoro e purtroppo uno scritto eccessivamente nazionalista.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Laura, noto che sullo stile ritieni questo libro appena accettabile , se interpreto correttamente il valore comunemente attribuito alla valutazione in stellette. E' così?
Dico questo perché in letteratura considero lo stile, la scrittura, fattore determinante.
In risposta ad un precedente commento
siti
21 Gennaio, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Emilio, non so se sia stata complice la traduzione, in ogni caso la prosa raggiunge in poche pagine un livello medio-alto.
In risposta ad un precedente commento
DanySanny
21 Gennaio, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Niente, vado con Galdos! Però ripeto, bella questa tua esplorazione ;)
In risposta ad un precedente commento
siti
21 Gennaio, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Del tutto casuale, era un acquisto dei vecchi tempi, quelli senza il becco di un quattrino per cui compravo tutti i classici economici, lo leggo dopo quasi trent'anni! La coincidenza cronologica e geografica con Galdos ha sorpreso anche me.
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero