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“Ma è NATALE!”
È vergognoso ammetterlo, ma prima d'ora non avevo mai letto “Canto di Natale”, pur conoscendone da sempre la vicenda narrata attraverso una vecchia rivisitazione animata della Disney. Sono felice di aver posto rimedio ora a tale mancanza grazie a una bella edizione impreziosita dalle suggestive illustrazioni di William Geldart che permettono al lettore di addentrarsi ancor più tra le emozioni di questa storia scritta da Charles Dickens nell'ormai lontano 1843.
Una storia, dunque, lontana nel tempo, ma probabilmente sempre attuale poiché l'essenza dell'umanità, in fin dei conti, poco è cambiata. Ricco di vivace fantasia e di triste realtà, questo lungo racconto, ambientato sullo sfondo di una Londra in rapida espansione dove s'intrecciano miseria e fasti dell'età vittoriana, venne completato dall'autore nel giro di poche settimane al fine di guadagnare velocemente qualcosa, considerata all'epoca la sua non certo rosea situazione finanziaria. Ad animarne le pagine, intrise della magica atmosfera natalizia, personaggi memorabili, da quello di Ebenezer Scrooge al terzo e ultimo spirito, quello dei Natali futuri, che non potrà che predire al vecchio spilorcio un epilogo davvero miserevole e poco invidiabile.
Adatta a giovani e meno giovani, una piccola storia di grande speranza che resiste al tempo e, nonostante tutto, alle brutture del mondo, insegnandoci che – Natale o non Natale – senza sentimenti non siamo niente e che non è mai troppo tardi per cambiare la rotta della nostra esistenza.
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Commenti
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E di gelo ce n'è davvero tanto in giro...
Grazie, Angela! :)
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