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Condannato il protagonista, condannato il lettore
Credo che un libro, più angosciante, pesante, terribilmente veritiero di questo non ne ho letti.
Mi è arrivato questo volumetto e pensavo fosse una lettura abbastanza scorrevole, ma poi nello sfogliare le pagine ed entrare sempre più nella psicologia e nella disperazione del condannato a morte, avevo proprio la sensazione che quel patibolo mi stesse aspettando a me.
Anche questa è la magnificenza della vera letteratura e di questo autore.
E' un lento, inesorabile cammino verso la forca, fatto di amare riflessioni, di impotenza, di consapevolezza di non aver sfruttato al meglio la vita e la salute.
E' una realtà da incubo, con le persone che si assiepano sotto la forca, come se stessero andando a guardare uno spettacolo di avanspettacolo.
Nessuno si salva, il condannato è condannato per sempre dalla società, che è a sua volta popolata da derelitti, rifiuti umani, da persone che traggono piacere nel vedere l'altrui disperazione.
Ecco date queste premesse potete immaginare, o voi che lo leggerete, in che razza di mattone state per imbattervi.