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I dolori del giovane Werther
 
I dolori del giovane Werther 2019-10-06 08:46:50 archeomari
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archeomari Opinione inserita da archeomari    06 Ottobre, 2019
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Il tumulto del cuore e l’autentica passione

L’apoteosi del Romanticismo, quale corrente e quale modo di sentire e vivere la vita, è tutta qui, in queste pagine. Disprezzo delle convenzioni, esaltazione del cuore come unico bene dell’uomo più dell’intelletto e delle doti di pragmatismo e di industriosità, più della ricchezza di beni materiali.

“la sola cosa di cui sono orgoglioso, che è sorgente di ogni forza, di ogni gioia, di ogni dolore. Tutti possono sapere quello che io so... ma il mio cuore, lo possiedo io solo”

Anche la pagine bruciano, passioni violente, le vere passioni, quelle autentiche...quelle lasciano attorno un fuoco inestinguibile. Sono passati secoli e “I dolori del giovane Werther” conservano ancora il calore di quel fuoco che si rinnova ogni quando il lettore curioso vi si avvicina.
Amare una donna, una sola donna e desiderare di morire per lei, perché questa vita, fatta di convenzioni e di legami sbagliati, rende l’uomo appassionato e sincero profondamente infelice.

“Invano io le tendo le braccia al mattino, quando mi sveglio da sogni penosi, invano la cerco la notte sul mio letto quando un dolce, puro sogno mi fa credere di sedere vicino a lei sul prato e di tenere la sua mano, e di coprirla di baci. Ah, quando sono ancora quasi immerso nell'ebbrezza del sonno, e la cerco... e poi mi sveglio, un torrente di lacrime irrompe dal mio cuore oppresso, e io piango sconsolatamente nella prospettiva di un cupo avvenire”

Un amore fatto di sguardi, di condivisione di interessi, di modi di sentire la natura e le espressioni più alte e nobili dello spirito. Il comune piacere nella lettura di Ossian. Nell’opera anche il famoso bardo appare nelle citazioni, ad un certo punto Werther confessa di prediligerlo ad Omero...lo sente più vicino al suo cuore, al suo stato d’animo tumultuoso , cupo...nebbie di cimiteri, atmosfere inquietanti, amori infelici...
Apologia ed apoteosi del Romanticismo e la Germania ne fu la patria.
Al confronto le a me care “Ultime lettere di Iacopo Ortis” che pure ho amato e riletto in gioventù, mi appaiono puro scopiazzo senza originalità, ad esclusione del concetto di “illusione”, meno articolato in Goethe: si ripete la forma del romanzo epistolare, dell’amore per una donna promessa ad un altro, della difficoltà del protagonista di accettare le convenzioni, del senso di emarginazione (in Foscolo più legato alla sua condizione di esule politico), dell’esaltazione dei sentimenti e delle emozioni.

“Ah qual vuoto, quale orribile vuoto sento nel mio cuore! Spesso io penso: se tu potessi una, una sola volta stringerla al petto, tutto il vuoto sarebbe colmato”.

Se avesse avuto un animo più leggero e superficiale non sarebbe stato così infelice. Sono le sue considerazioni, quelle che lo porteranno al tragico e commovente epilogo, secondo me più toccante di quello foscoliano...decisamente più toccante.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Sicuramente a tutti, in particolare a chi ha letto “Le ultime lettere di Iacopo Ortis”
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Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
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siti
06 Ottobre, 2019
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Uhh, che ricordi...ma lo sai che mi sorge il dubbio di non averlo mai letto integralmente? Mentre le Lettere di Jacopo Ortis non sono per me il miglior Foscolo, lo preferisco poeta.
Non riesco a modificare la parte "Consigliato a..."
Non lo consiglio a tutti, ma solo a chi ama i grandi classici
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archeomari
06 Ottobre, 2019
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A chi lo dici. Io adoro "I sepolcri "... insuperato
Che bella recensione Marianna! Anche a me ha fatto tornare in mente tanti ricordi... Da rileggere senza dubbio. Insieme all' Ortis! ;-)
Un libro che invece io non ho molto amato, proprio per gli stessi motivi che tu individui come pregi. Sono in fase repulsione romantica. Ciò non toglie che secondo il gusto dell'epoca e in certo modo anche per un lettore moderno, sia scritto benissimo.
In risposta ad un precedente commento
archeomari
08 Ottobre, 2019
Ultimo aggiornamento:
08 Ottobre, 2019
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Ciao Danny, io ho trovato alcune situazioni un po’ eccessive, difficili da accettare, ad esempio il languore e la facilità al pianto sia delle donne che dello stesso Werther, ma in lui è compensato da un carattere forte e virile, da un animo nobile e in Lotte, dalla forza d’animo e dall’equilibrio che la porta però ad accorgersi troppo tardi di essere innamorata del giovane infelice.
Beh....tempi troppo lontani. Così lontani dal nostro modo di sentire, più che non lo sia la “cronologia” che può essere attuale in maniera veramente molto relativa
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