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Quando la vendetta supera l'offesa
Libro monumentale, che va letto con molto calma e pazienza.
La prima parte è una montagna russa tra noia e avventura.
Se da una parte la scena del matrimonio può risultare a tratti di un tedio quasi mortale, quando si giunge nelle scene del carcere si respira finalmente il genio visionario dell'autore.
La seconda parte del libro è dedicata alle vendette che il nostro eroe attuerà verso coloro che hanno rovinato la sua esistenza e quella delle persone amate.
Anche qui si rischia di non finire l'opera, poichè molte scene sono assai prolisse e ripetitive, con personaggi anche abbastanza irritanti.
Ma la fatica di proseguire la lettura è proprio quando si giunge a leggere le varie meravigliose vendette che ci mostrano quanto odio possa annidarsi nel cuore di una persona.
La vendetta calerà con tanto impeto e dolore che lo stesso protagonista ne viene colpito e prova anche dei sensi di rimorso.
Diciamo subito che molti potrebbero paventare una sorta di clemenza, di perdono verso chi ha compiuto dei gesti gratuitamente cattivi, eppure io durante tutta la lettura del romanzo non attendevo altro che leggere come il protagonista avrebbe portato a compimento i suoi diabolici piani.
E' difficile poter giudicare una persona e i suoi comportamenti se non si è vissuto sulla propria pelle certe esperienze. Credo che il grande pregio dell'autore in questo monumentale romanzo, sia quello di riuscire a far immedesimare completamente il lettore nella scena e negli stati d'animo dei vari protagonisti. Quindi non risulterà troppo difficile giustificare i meccanismi psicologici che portano il Conte di Montecristo a fare piazza pulita di tutti coloro che si sono anteposti tra lui e la felicità.