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Una Potenza pura.....attenzione a chi legge, potre
Lo dico senza retorica. E'un capolavoro potentissimo ed indigesto.
Potentissimo perchè in poche pagine svela tutta la falsità, l'ipocrisia e diciamolo pure la quasi totale mancanza di significato della vita presa nei suoi falsi "valori" familiari e amicali.
Io credo che per molti, soprattutto per chi ha famiglia, leggere tale pagine può essere da una parte distruttivo e indigesto, mentre dall'altra può presentare l'esistenza da un punto di vista magari non ancora esplorato.
E' un lento scivolare nella disperazione del protagonista, capo famiglia di una agiata normale famiglia russa, che potrebbe anche essere di qualunque altra società.
Va tutto bene, la prole cresce bene nell'agiatezza, la consorte sta bene, la servitù anche.
Ma cosa accade se il fato rema contro? se un banale incidente compromette la salute di uno dei familiari? semplicemente ci si scontra con l'ipocrisia, la cattiveria, l'indifferenza, il cinismo e tutta l'insensatezza del così detto "focolare domestico".
Un qualcosa di meraviglioso è la genialità di questo Illuminato scrittore russo, che ci porta nei meandri della disperazione del protagonista. Ci fa vivere in prima persona tutta le sue riflessioni, i suoi sentimenti, il suo grido di angoscia, il suo sguardo allucinato che vede in fondo a un abisso il vero volto della realtà. Che non è quello ipocrita, finto, costruito sul nulla, dove tutti si vogliono bene e si rispettano (appunto perchè la vita sorride loro sia economicamente ma anche di salute. Quello che egli vede in fondo al tunnel invece è il vero volto della vita, che si palesa quando le cose non vanno più bene, quando subentra la malattia, gli affari sprofondano e finalmente si palesano i veri fasulli "sentimenti" di chi dovrebbe starti accanto essendo un familiare stretto.
Che meraviglia, mie cari, scorrere le pagine di questo compendio di psicologia e vedere cosà la vita ha in riserbo per noi, se ci ammaliamo, se diventiamo un peso per gli altri, se perdiamo i denari, se invecchiamo.
Un giorno ero ospite in una casa di cura. In lontananza seduto sotto a un albero ho visto un vecchietto solo soletto su una sedia a rotelle.
Mi sono avvicinato e gli ho chiesto come stava, mi ha risposto: giovane goditi la vita e fai finta di nulla riguardo i tuoi rapporti con gli altri. Godi fin quando sei giovane, in salute e magari con qualche risorsa in tasca. Poi appena sopraggiungerà una malattia o un impedimento finalmente vedrai di che pasta è fatta la cosi detta umanità, chi sono i tuoi familiari e allora potrai anche te riflettere solo, per sempre solo, in un giardino fin quando la morte non sopraggiungerà a liberarci di tutto".
E' un libro meraviglioso, siamo sulle vette di "Resurrezione", con la fondamentale differenza, che in "Resurrezione" c'è un riscatto, in questo capolavoro si finisce nell'abisso senza possibilità di risalita.
MERAVIGLIOSO
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