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Alla ricerca del tempo perduto
 
Alla ricerca del tempo perduto 2019-07-22 12:43:52 siti
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siti Opinione inserita da siti    22 Luglio, 2019
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Dalla parte di Swann

“Il buon angelo della certezza” veglia su di noi ad ogni risveglio, ci posiziona nello spazio e nel tempo e ci dota di bussola, necessaria per navigare nel mare della vita, uniche coordinate a disposizione l'identità e la memoria. Siamo il prodotto di una stratificazione incessante che si compie lungo tutto il corso dell'esistenza e che concorre a definirci, a plasmarci e a restituirci un senso di appartenenza talmente fugace che basta il sonno successivo a destabilizzare ma anche a riplasmare. Identico processo di stratificazione si compie in noi ogni qualvolta un' opera letteraria si situa così profondamente nel nostro Io da concorrere, da allora in poi, a fornire una chiave di lettura della realtà, una sorta di materiale galleggiante nella nostra memoria letteraria che altre letture successive sapranno richiamare da questo mare magnum fluttuante che siamo noi: idee, emozioni, immagini, sensazioni, ricordi. Questi, tuttavia, non è semplice attivarli, il ricordo spesso non è un atto volontario, è piuttosto un processo di innesco, imprevedibile; nella vita non è raro che il richiamo passi per la sfera sensoriale: un odore, un sapore, mentre nella città di carta l'unicuum rappresentato dalle parole stampate su foglio bianco non pare offrire alcun riscontro. È la decodifica di quei segni, i significanti, che attiva i significati, ricostruisce immagini, forgia concetti, propone quadri visivi, genera storie. E alcune volte, quelle storie, le hai già sentite, non tali e quali: ecco è a quel punto che ti accorgi che sono state richiamate. Proust chiama Balzac. Per fortuna mi accade questo corto circuito solo nella seconda delle tre parti che compongono il primo tassello di questo romanzo, “Un amore di Swann” ,mentre “Combray” e “Nomi di paesi:il nome” mi iniziano prima e mi riportano poi alla meravigliosa unicità di questo autore e al suo tratto distintivo. Una scrittura, restituita dalla splendida traduzione di Giovanni Raboni, dalla prosa limpida ed efficace, nutrita di capacità visionaria che niente ha del fantastico e dell'irreale ma di essa imbevuta all'atto del sigillo operato dal ricordo. All'autore la maieutica della liberazione. Nel primo volume il narratore bambino, le sue paure, i suoi affetti, i suoi luoghi e gli adulti in una società che pare ciecamente cristallizzata in un tempo che non c'è più. Una paralisi inutile in un'incessante divenire che il ricordo riuscirà forse a restituire in quella breve porzione temporale che chiamiamo il nostro tempo.

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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Complimenti Laura! Vedo che hai rotto il ghiaccio.... Via con gli altri adesso.
Complimenti per la presentazione, Laura. Non vedo l'ora di leggere i tuoi commenti degli altri tomi proustiani, quando deciderai di entrare anche tu nel non frequentatissimo club di lettori della "Recherche". Buon proseguimento!
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siti
22 Luglio, 2019
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Ciao Ioana, grazie, Grande la voglia di proseguire!
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siti
22 Luglio, 2019
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Grazie Giulio, proseguirò con molta convinzione.
Ciao Laura, la tua splendida recensione mi invoglia, finalmente, a iniziare quanto prima la lettura di quest'opera unica e monumentale.
Ferruccio
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siti
22 Luglio, 2019
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Ciao Ferruccio, ti ringrazio e ti invito a farlo al più presto. Capirai leggendo quale la portata di questa opera e la levatura stilistica che la contraddistingue. Ben difficile è invece far passare una minima idea di ciò che si prova come lettori; dentro quella narrazione ci siamo tutti noi. Non temere lo stile, leggi la traduzione Raboni per Mondadori, hai letto opere ben più ostiche.
Veramente un libro che ti è entrato nel cuore!
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siti
23 Luglio, 2019
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Altissima letteratura Mario capace di esprimere tutta la difficoltà della condizione umana; il fatto che essa sia così legata alla dimensione del ricordo la rende ancora più impalpabile.
Laura, sai che l'inizio e la fine della Ricerca sono stati scritti insieme? Arriverai alle ultime righe di Il tempo ritrovato che ti catapulteranno all'inizio di Dalla parte di Swann, è un'opera circolare.
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siti
25 Luglio, 2019
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Sì Ioana, spero di non cadere in tentazione...
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