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I miserabili
 
I miserabili 2019-05-29 10:49:10 FrancescoFigi
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
FrancescoFigi Opinione inserita da FrancescoFigi    29 Mag, 2019
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Il libro che chiunque dovrebbe leggere

In un mondo in cui l'empatia si dirige al patibolo libri come I miserabili vanno preservati quanto l'acqua e il pane. Un viaggio nei bassifondi dell'umanità che ci mostra come l'essere "miserabili" può voler dire tante cose, dall'essere poco onesto all'esserlo perfino troppo. Un intreccio narrativo degno dei migliori gialli, una qualità della scrittura difficilmente arrivabile e una descrizione dell'umanità che scava nel profondo di ognuno di noi. I miserabili fa parte del gruppo delle opere "totali" in cui troviamo l'élite della produzione letteraria di tutti i tempi, come I Fratelli Karamazov di Dostoevskij e Alla ricerca del tempo perduto di Proust. Hugo è... incredibile. Passa in un istante da un ritmo lento in cui quasi prende a schiaffi il lettore con la sua cultura infinita, basti pensare alle descrizioni maniacali di eventi come Waterloo o l'intera storia di un convento, a un ritmo sostenuto mentre narra gli eventi della rivoluzione di luglio portandoci direttamente sul campo di battaglia. I miserabili è un'opera magnifica su cui ci sarebbe molto da dire ma, un po' per rispetto un po' per timore, essere brevi spesso è preferibile. Oltre 1300 pagine di emozioni straordinarie

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Consigliato a chi ha letto...
I fratelli Karamazov
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Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
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E va bene, lo confesso: le ultime 200 pagine le ho abbandonate! Condivido tutto quello che dici ma aggiungo una critica: il troppo a volte stanca, proprio come dici tu riferito all'onesto! E per troppo mi riferisco a tutti i colpi di scena. Nello stesso identico modo mi ha annoiato Guerra e Pace: odiavo quella brodaglia di amori/ separazioni/ colpi di scena etc degne delle attuali soup-opere. Capisco anche che allora l'esigenza era quella, si pubblicavano a puntate e rappresentava il divertissement dell'epoca ma che oggi stanca, almeno parlo per me. Sublimi dal punto di vista storico e introspettivo, un po' meno per il resto.
È uno di quei COLOSSI della storia della letteratura che ho fatto fatica a leggere con continuità, soprattutto all' inizio, perché troppo impegnativo data la lunghezza e il carico di lavoro quotidiano. Superata la prima metà è stato tutto in discesa, un libro veramente magnifico.
Personalmente mi trovi d'accordo con l'utente che ti ha risposto, io superato l'inizio l'ho divorato! Però sono gusti, sicuramente sono letture molto impegnate
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