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Tradisci, inganna, illudi
"L'arringa di una pazzo" è un libro di Strindberg, uno dei massimi scrittori svedesi. E' anche molto autobiografico in quanto rispecchia il suo burrascoso rapporto con la moglie Siri. Definito spesso misogino (erroneamente a mio parere) è soltanto uno dei tanti uomini che desiderano la botte piena e la moglie ubriaca. Mi spiego meglio...
Il libro parla di una storia d'amore morbosa, iniziata già con tutti i presupposti della fine, e che man mano si trasforma in una guerra di supremazia nel rapporto suggellato successivamente dal matrimonio. E' un rapporto tormentato e che ritengo sia universale, presente oggi e presente nel 1888 anno in cui il libro fu pubblicato e che la sua lezione può essere ricondotta alla seguente conclusione, data dall'autore stesso: "uomo, chiunque tu sia, tradisci, inganna, illudi, se non vuoi essere tradito, ingannato, illuso!". E' un'arringa di un uomo monogamo per eccellenza, impietosamente tradito e ferito dalla moglie, arringa dalla quale le donne (perché non ne parla mai nel libro in modo personale ma in generale) ne escono conciate così: "mezze scimmie, esseri inferiori, bambine malate, malate e pazze tredici volte all'anno nel periodo delle mestruazioni, autentiche dementi nel corso della gravidanza, irresponsabili il resto della vita, disgraziate, incoscienti, criminali per istinto, bestie che fanno il male senza saperlo!".
Lui il monogamo lei bigama, lui disponibile lei manipolatrice, lui brav'uomo lei perversa, lui sincero lei bugiarda, insomma il classico rapporto burrascoso che purtroppo è spesso presente, quando non si incontra la persona giusta o magari non la si incontra volutamente. Si, perché gli uomini amano questa tipologia di donne ed è inutile negarlo: tra una brava ragazza e una dissoluta la seconda ha più fascino, ma non si può pretendere una dissoluta solo con te e brava ragazza con gli altri, impensabile, è un volere la botte piena e la moglie ubriaca. Nonostante tutti i sospetti e prove eloquenti si continua a perdonare e a odiare il fatto di amare una persona sbagliata portando l'inevitabile logoramento alla fine, restando intrappolati in quelle catene in assenza delle quali se ne sentirebbe la mancanza.
La cosa che personalmente mi ha irritato, soprattutto in quanto donna, è stata la sua generalizzazione, anche se sono conscia del fatto che essendo personalmente implicato in questa storia il pathos è maggiore e quindi l'accusa distorta, riflessa sul genere "donna" e non sulla moglie in particolare. Un po' come per le donne: nella maggioranza dei casi tutti gli uomini sono dei mascalzoni dopo essere stata tradita ed ingannata.
E' un libro che ha un pizzico di Madame Bovary di Flaubert (viene persino nominata), un bel po' di Le affinità elettive di Goethe, sa di "Sodoma e Gomorra" di Proust ed è annaffiata dall'ossessione e della gelosia presente in "Sonata a Krautzer" di Tolstoj (uscita l'anno dopo). E' un libro sempre attuale, essendo sempre attuale e contorto il tema uomo-donna, generi che spesso si fanno la guerra e chissà, magari è necessaria all'amore stesso.
Lo stile è classico ma si intravede l'inizio della narrazione moderna, il linguaggio metaforico e ricco di riflessioni filosofiche sul rapporto che iniziò con Adamo ed Eva. Vi lascio questo piccolo estratto piuttosto eloquente ed elegante nello stesso tempo:
"In ginocchio, Sansone; posa la tua chioma sulle sue cosce, premi le tue guance sui suoi fianchi, implora il suo perdono per le dure parole - che lei non ha affatto capito -, rinnega la tua ragione, abiura la tua fede, e amala! Non sei altro che uno schiavo! Tu che credi di avere la capacità di sovvertire il mondo, ti comporti da vigliacco davanti a una calza bianca. E lei, lei ti ama solo quando ti umili; ti compra con un minuto di spasimi che non le costano niente, dato che lei non ci perde nulla, mentre a te tolgono un'oncia del tuo sangue migliore. (...) Quelle gambe nere, che escono da una nuvola di gonne, mi ricordano una diavolessa! Sono due colonne funerarie che proteggono la tomba in cui smanio a seppellire milioni dei miei semi vitali, l'essenza del mio sangue. E per poter entrare senza remore in quella miscela di cielo e inferno, stringo un patto con il Mentitore."
....involontariamente o no credo sia anche un bellissimo inno alla "malafemmina", che nonostante tutto è amata.
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