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Desideri confessati
Si tratta di una novella, la novella del sogno, una Traumnovelle come la chiama lo stesso Schniztler, ebreo viennese come il padre della psicanalisi, Freud.
Nell'edizione Einaudi è presente una interessante prefazione a cura di Paola Capriolo, la traduttrice del racconto. E'stata scritta ttra il 1921 e il 1925.
Curioso sapere che Freud per anni aveva temuto di incontrare di persona lo scrittore, con il quale intratteneva un carteggio abbastanza regolare, perchè lo considerava il proprio doppio: uno affronta l'argomento del sogno da un punto di vista scientifico, l'altro da quello letterario.
Parlare però soltanto del sogno, della visione onirica equivarebbe a fare un grave torto a questa piccola gemma della letteratura della psicoanalisi. Gli ingredienti sono tanti e importanti, che meriterebbero uno studio e un commento approfondito : il doppio concetto di eros e thanatos, il tema del sospetto nella coppia di amanti, la gelosia, il segreto e il mistero (che nel film di Kubrick sono resi magistralmente), il continuo confondersi e mescolarsi della realtà e del sogno, della realtà e la finzione, ben rappresentata dalla fantasmagoria del Carnevale, del travestimento nella elegante casa, in occasione di un misterioso rito, cui assiste il protagonista.
Lo stile è piacevolissimo, sono meno di 100 pagine e si leggono velocemente in poche ore .
Il protagonista in poco tempo vede dissolversi ed annientarsi tutte le figure femminili che avevano provato, più o meno con successo, a sedurlo o a turbarlo. Tutto si concluderà in due ambienti completamente opposti: l'obitorio, semibuio, illuminato da lampade, dove il protagonista Fridolin contemplerà con orrore e tristezza "il pallido cadavere della notte scorsa, destinato ad una irrevocabile decomposizione", il corpo, la notte precedente così splendido e meraviglioso che lo aveva fatto bruciare di desiderio, ora freddo, senza più "anima" e il ritorno a casa, alla luce, alla vita, dalla moglie Albertine, cui confessa tutto ciò che aveva vissuto, in sogno? nella realtà?
Albertine all'inizio della novella aveva confessato di aver tradito il marito nel sogno, quasi per vendetta, quest'ultimo aveva tentato di tradire lei, nel sogno. Nel sogno? ma ne siamo sicuri? gli stessi protagonisti sanno che "nessun sogno è soltanto un sogno". Nel sogno si liberano i desideri più nascosti della nostra psiche, evidentemente l'unione di Albertine e di Fridolin non è così salda, non è a "prova di sogno".
"la vicenda della Traumnovelle può anche essere raccontatà così, come la storia di un dissidio che separa due coniugi, spingendo lui a cercare altre avventure, lei semplicemente a sognarle" , P. Capriolo Prefazione, edizione Einaudi 2002 L'opera toglie il velo ad una serie di clichè borghesi e alle ipocrisie più diffuse e fornisce il quadro del malessere di un'intera epoca.
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Commenti
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Pazienza.
Hai una visione disincantata dell' amore, mi sa che ami molto il filone psicologico, forse.
Sì, alla prova del sogno si tradiscono a vicenda, ma credo che non sia così per tutti gli esseri umani. Noi siamo animali come gli altri, animali con grande cervello, con linguaggio articolato ...i più evoluti. Ebbene, nel regno animale oltre alla promiscuità all' omosessualità, ci sono animali monogami a vita.
Beh è un collegamento preso alla lontana, ma che dà ragione a te perché la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne nel proprio inconscio non è fedele, Albertine e Fridolin sono una coppia come tante. Quindi è un amore che non regge alla prova del sogno, lo ripeto alla luce delle eccezioni. Poche sicuramente, ma ci sono.
Grazie cara per aver letto la mia recensione. Non vedo l'ora di leggere la tua!
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di prova così pesante perché esso non ha regole e non conosce la morale o unioni o principi ma segue solo istinti naturali in questo senso e per natura non siamo monogami, lo siamo per scelta razionale.