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Un nuovo atteggiamento di fronte alla vita
Scritto tra il 1816 e il 1817 e pubblicato postumo dal fratello di Jane Austen nel 1818 col titolo “Persuasion” , un romanzo delizioso, che il lettore appassionato di classici non può non aver letto. Ci sono varie edizioni, ma io preferisco quella della Mondadori, Oscar classici, con una profonda ed attenta postfazione di Virginia Woolf ed utili e puntuali note esplicative alla fine del romanzo.
Questa è l’ ultima opera completa della scrittrice, morta poco più che quarantenne, per una malattia che la consumò a poco a poco e che in tempi recenti è stata poi riconosciuta come morbo di Addison. A quei tempi una donna di 40 anni era quasi decrepita, la stessa protagonista del romanzo, Anne Elliot, ventottenne, nubile, non era già più un fiore di gioventù e di splendore.
Pietro Citati in un suo scritto apparso qualche anno fa tra le pagine de “Il Corriere della Sera”, non a caso, ha intravisto in Anne l’alter ego della Austen, per le comuni qualità: “di mente eletta e di dolce carattere”, dotata di “lucida intelligenza unita a dolcezza di modi”. Difficile dirlo, così come potrebbe essere azzardato dire che la costante presenza della natura, dei paesaggi malinconici oppure lussureggianti sia una concessione alle influenze allora imperanti del romanticismo.
“Persuasione” va letto perché in esso troviamo una notevole e palpabile diversità con gli altri romanzi , in quanto vi è una maturità, una consapevolezza assenti in opere come “Orgoglio e pregiudizio”, “Ragione e sentimento”, “Emma”. Esso segna un nuovo cammino letterario e di contenuti. Il trascorrere del tempo offre Anne Elliot ancora un’altra possibilità di essere felice con il giovane che aveva respinto otto anni e mezzo prima, persuasa dal vanitoso padre e dalla “madrina”, Lady Russell, a contrarre un matrimonio più confacente al suo rango.
Il trascorrer del tempo è dunque il tema fondamentale di questo romanzo. È un fare pace col tempo perduto, più che una accettazione del sé col proprio opposto , che abbiamo letto negli altri romanzi giovanili. La protagonista ha già raggiunto una sua completezza, ha sofferto, amato, scopre di essere innamorata dello stesso uomo, stavolta tornato con una ricchezza notevole ed una posizione sociale di prestigio, adesso è diventato il capitano Wentworth.
Anne Elliott, questa meravigliosa creatura, è capace di un perfetto dominio dei suoi sentimenti, dei turbamenti dell’animo, degli sconvolgimenti emotivi, come nessun’altra protagonista austeniana: è una eroina in senso moderno.
Questo, e giova notarlo, è anche l’unico romanzo cui la scrittice non ha apportato correzioni e non ha avuto ripensamenti col tempo, come per altri romanzi, ai quali aveva anche cambiato il titolo (ad esempio “Pride and prejudice “ all’inizio era “First impressions”, “Sense and sensibility “ era “Elinor and Marianne”).
Nel romanzo è possibile rilevare un lungo stream of consciousness ante litteram , vi è infatti una profonda autoanalisi dei pensieri di Anne, “ogni cosa è vissuta con la sua mente e il suo cuore” dice Anna Luisa Zazo, nella prefazione alla edizione Mondadori. La natura
Lo stile, la scrittura sono quelli inconfondibili di Jane Austen: linguaggio elegante, arioso, ricco di subordinate e ben sorvegliato.
Indicazioni utili
Ragione e sentimento
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