Dettagli Recensione
Romanzo ottocentesco ma contemporaneo
Ecco il conte di Montecristo
Inutile descrivere la conosciuta storia di Edmond Dantes.
Parto dal fatto che il libro è da consigliare a chiunque.
È stato scritto nel 1844 ma Dumas e’ capace di renderlo incredibilmente moderno.
Perché consigliarlo a chiunque?
Ebbene, contiene tutto ciò che un lettore può desiderare da un libro, incalzante, ricco di suspance, porta con sè tutti i generi letterari.
Precursore del genere thriller, giallo, noir, è
un romanzo d’avventura dove il lettore incontra briganti, pirati, marinai, re e pascià, per non parlare dell’isola di Montecristo con il suo immenso tesoro.
Ti accompagna attraverso sfarzosi carnevali romaneschi e le più varie località del mondo, Marsiglia, Roma, Parigi, Medio Oriente assieme ad Haydeè, la bellissima principessa greca.
Una infinità di emozioni intrecciate a moltissimi colpi di scena.
Iniziando con L’Amore per il padre e la fidanzata, la solitudine ed il dolore costantemente presenti nella prigione del castello D’IF, la rabbia, talmente tanta da portare allo sfinimento, la corruzione, corrotto è il sostituto procuratore del re Gerard de Villefort, per poi passare alla rassegnazione, speranza, fede e avidità. È la vendetta però l’epicentro di tutta la storia.
Ma basterà al conte di Montecristo, soddisfare la sua anima accecata di vendetta?
Questo racconto porta con sé significativi insegnamenti, e sta proprio a voi lettori coglierli e farne tesoro.
Io credo che dovreste assolutamente leggerlo per percepire questo vortice di emozioni che lascia!
E se ci fosse qualcuno che dice che questo libro è brutto, probabilmente o non l’ha finito oppure si basa sul film con Gerard Depardieu.
Nonostante la mole del volume
(1300 pagine), alla fine, credo un po’ a tutti
dispiacerà salutare i protagonisti.
Almeno per me così è stato.