Dettagli Recensione
AMAREZZA
Il primo romanzo di Kafka che leggo e devo dire che lascia il segno.
Questo breve racconto di un uomo che si sveglia e si ritrova trasformato in uno scarafaggio gigante potrebbe essere banale e assurda, invece Kafka la rende drammatica e amara.
Il protagonista, Gregor, un grande lavoratore che mantiene padre, madre e sorella scopre di non poter più fare nulla, essendo diventato un grosso insetto.
Quello che mi ha colpito subito dal racconto è stato che Gregor non è preoccupato del suo stato ma più che altro di non poter recarsi al lavoro e successivamente del controllo da parte dei suoi superiori.
L'uomo si sente impotente e non riesce nemmeno a farsi capire. Quando la famiglia scopre cos'è diventato reagiscono chiudendolo nella sua camera con un grande senso di vergogna. Quello non è più il loro amato figlio ma una brutta bestia.
I genitori dovranno riadattarsi alla vita lavorando per sopravvivere non avendo più i soldi del figlio e perdendo la loro agiatezza, una ulteriore disgrazia per la famiglia dopo quella di avere un mostro per figlio.
Gregor é annichilito, origlia dalla porta i litigi familiari causati dalla sua condizione e pian piano inizia inconsapevolmente a morire mangiando poco e vivendo in un ambiente sporco.
La sorella che inizialmente sembra cercare di accudirlo in qualche maniera, in seguito lo aborrisce non volendo nemmeno più pronunciare il suo nome; Gregor essendo molto attaccato alla sorella sente sempre più l'esigenza di morire.
L'epilogo che vuol quasi sembrare felice dimostra invece quanto l'umanità è insensibile.
Questo romanzo mi ha lasciato tanta amarezza e tristezza leggendo tra le righe la solitudine dell'uomo, la malattia per i soldi e lo status sociale, l'industrializzazione della vita dedicata al lavoro e al guadagno, l'essere spesso incompresi ma comunque in qualche modo attaccati alla vita.
Lo consiglio!
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