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Thérèse Raquin
 
Thérèse Raquin 2018-09-08 10:18:31 giov85
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
giov85 Opinione inserita da giov85    08 Settembre, 2018
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La crudeltà dell'uomo

Teresa, Lorenzo, Camillo, la vecchia zia: i quattro personaggi di questo capolavoro di Emile Zola.
Un romanzo breve, ma caratterizzato da tinte fosche, scure come le vie di una Parigi sporca, polverosa, inebetita dalla vacuità dei tempi, nere come le coscienze dei due amanti, Teresa e Lorenzo, che pur di accondiscendere alla loro bestiale passione non esitano ad ammazzare il gracile Camillo, marito della donna.
Teresa e Lorenzo riescono nel loro intento, compiendo il delitto perfetto. Del tutto insospettati, possono sposarsi per coronare quello che avrebbero creduto il loro sogno.
Ma qualcosa va storto: il rimorso prende piede nelle loro vite, corrodendo le loro certezze, facendo vacillare la loro tranquillità. Emergono quindi i difetti di entrambi: Lorenzo è un gaudente, uno spietato uomo votato all’ozio ed al vizio, mentre Teresa, donna di una passività disarmante, accetta l’imposizione del matrimonio con Camillo da parte della zia, così come asseconda con complicità l’istinto omicida dell’amante.
I due, dalla morte di Camillo, non godranno mai più della loro felicità. La loro fisicità bestiale, che li aveva spinti al grande passo, li trascinerà in un vortice di paura, terrore, sospetti: un vero climax che non potrà che culminare nella tragica morte.
Man mano che i nodi vengono al pettine, a fare da spettatrice è la zia, che dapprima, del tutto inconsapevole, favorisce il matrimonio fra i due amanti accogliendoli in casa, salvo poi scoprire, ormai vecchia e afasica per un colpo apoplettico, la verità: i due sono gli assassini del suo amato Camillo. Soltanto i suoi occhi potranno gridare al mondo, sebbene invano, l’odio che solo chi ha amato tanto può provare.
Zola, con il suo naturalismo spietato, fotografa i personaggi, soffermandosi minuziosamente sui loro incubi, paure, sul degradarsi delle loro anime, creando un capolavoro che non ha uguali. Non un giudizio viene espresso dall’autore, che esegue la descrizione di un “insolito caso fisiologico”, fredda e tecnica, capace di lasciare il lettore spiazzato da quanto possa essere crudele l’uomo.

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Commenti

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Ah Terese Raquin... letto tanti anni fa, ricordo che mi colpì tantissimo, un vero capolavoro. Quasi quasi merita una rilettura. Bella recensione.
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