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Bellissimo, un libro di rara intensità
I cardi del Baragan è un romanzo bellissimo, pieno di poesia e di fascino e anche di tristezza. E’ una storia forse non autobiografica ma autentica. Leggendo un libro come questo viene voglia di bruciare oltre ai cardi buona parte degli altri romanzi in circolazione costruiti a tavolino per dire “guarda come sono bravo” ma senza niente di necessario da dire. Il romanzo parla della dura vita nella Romania dei primi del ‘900 raccontata da un ragazzino: fame, povertà, ingiustizie, inverni pieni di vento, di neve, campi deserti dove rotolano questi cespugli spinosi i cardi del Baragan dietro ai quali i ragazzini corrono fino a perdere la testa stregati dalla corsa e attirati verso il grande mondo. Veramente uno dei libri più belli che abbia mai letto! Si sente il fascino del paesaggio delle distese sterminate di cardi, della neve (metri e metri), del vento che soffia, del viaggio con il carretto malconcio e il cavallo che si alza solo se preso a calci in faccia. Si sente il calore della solidarietà quando c’è e la durezza di cuore dei grandi possidenti. Ci si arrabbia per le ingiustizie, la polizia corrotta e bugiarda, per i poveracci contro i quali vengono usate persino le bombe pur di tenerli al loro posto in silenzio.
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Federica
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