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Gli occhi di un destino cangiante
Nel mondo aspro e selvaggio delle terre del Nord, crudele, ghiacciato e senza segni di vita, si accende la parabola di Zanna Bianca, un lupacchiotto plasmato da una battaglia oscuramente felice, dalla tragedia del sesso del mondo naturale, che è dramma solo per chi muore, mentre per chi sopravvive è successo e conquista sulle tracce della pista della carne, unica fonte di sopravvivenza.
Un viaggio all’ inseguimento della sua essenza e trasformazione di lupo, dal gelido nord al caldo sud, dal mondo selvaggio alla civilizzazione profonda, dagli Dei-demoni agli Dei-uomini, dalla paura ancestrale ed istinto crudele alla saggezza e fedeltà di cane addomesticato ed amato.
Ecco il significato della favola sociologica di London, contrapposta nel proprio percorso al più noto “Richiamo della foresta “ e che, all’ interno dell’ amore naturalistico, sviscera il senso del determinismo e della dottrina evoluzionista, ovvero quel processo che educa e trasforma l’ individuo all’ interno dell’ ambiente in cui vive.
Zanna Bianca da sempre è vissuto in un mondo feroce e brutale, non avvezzo a carezze, affetto ne’ alla fulgida dolcezza dello spirito. Non sa che cosa sia l’ amore e che le cose non sempre sono come sembrano, di ogni forma va appresa la realtà concreta.
Sua madre è il potere, la legge è mangiare o essere mangiati, ma il cucciolo non pensa a questa legge, semplicemente la vive ne’ ragiona secondo il pensiero umano, non potendo valutare le cose seguendo una visione ampia e globale.
D’ improvviso si scontrerà con gli animali-uomini, degli Dei da cui emana un senso di potere e di dominio sui cani e sulle cose inanimate e la capacità di cambiare la faccia stessa del mondo. Essi creano la vita, sono gli artefici del fuoco, per questo simili a Dei e Zanna Bianca mai morderà quel Dio che diverrà suo signore e padrone.
Il codice che ha appreso è obbedire ai forti ed opprimere i deboli imponendosi sempre più come dominatore, in un secondo tempo il suo lavoro riguarderà la fedeltà e la buona volontà del lupo addomesticato. Al momento il mondo lo vede feroce e brutale, un mondo in cui non esistono ne’ carezze ne’ affetto ne’ la fulgida dolcezza dello spirito.
Zanna Bianca non sa cosa sia l’ amore ma nella sua nuova vita è plasmato per diventare un cane, sia pure con caratteri di lupo: ma un cane, non un lupo. Egli si fa più scontroso, cupo, solitario, feroce e non vuole che si rida di lui diventando così il nemico della propria razza.
Sarà contraddistinto da una certa saggezza, pur sopravvivendo in lui forze più grandi ed una di queste è la fedeltà.
Il proprio atavico istinto sottaciuto, una neo dimensione addomesticata, il parlare agli uomini un linguaggio simile al loro, un gesto d’ amore e fedeltà, una esistenza completamente ribaltata.
Jack London esprime dettagliatamente la propria conoscenza del mondo naturale ed animale, ma anche umano. Osserva e descrive il reale con gli occhi di un lupo, ma con un linguaggio e sentimenti profondi tanto che la separazione uomo-animale non pare sempre così netta ed i tratti e le considerazioni si confondono.
Ad emergere è un senso più ampio dell’ esistere, ma ciascuno, per potere essere completamente se stesso, dovrebbe avere l’ opportunità di seguire in toto il proprio destino.