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Tempo perduto e ritrovato.....ù
La famiglia Ramsey, otto figli sempre critici soliti raggiungere il rifugio inespugnabile delle proprie stanze, il signor Ramsey, meschino, vanesio, egocentrico, viziato, timoroso dei propri sentimenti, un tiranno, la signora Ramsey, una donna che possiede la fiaccola della bellezza, spesso silente perché non c’è nulla da dire, con l’ impressione di essere una spugna intrisa di sensazioni umane, che sa senza avere appreso.
Lui e’ quello famoso, voluto, ricercato ma tutti si rivolgono a lei naturalmente, in quanto donna e necessaria. Una solitudine, la sua, alla costante ricerca di equilibrio, spesso indignata ed angosciata, mentre i figli crescono, il tempo scorre, e si trova a reggere con imperturbabile calma destini che assolutamente non capisce.
Vive un rapporto speciale con il figlio James, le piacerebbe conservare ed accudire un bimbo piccolo per sempre, ma sa bene che i bambini non dimenticano e quanto sia importante ciò che si fa e si dice loro.
Una gita al Faro prospettata, attesa, sempre rimandata, rincorsa per dieci lunghi anni, quel venerando Faro austero e distante, epicentro di illusioni, ricordi, rimpianti, ora immobile e vicino, ora distante e lontano, un raggio di luce divenuto il proprio raggio.
E poi la vita, sorprendente, inattesa, sconosciuta, impressioni deposte dal tempo nel cervello senza potersi opporre alla fertilità ed alla indifferenza della natura, a tutte le sensazioni vissute, in solitudine, a momenti di cui è fatto ciò che rimane per sempre.
Una vita spesso spaventosa, ostile, pronta a colpirti e così, anni dopo, quella dimora è stata abbandonata, disertata, coperta da un’ ombra di morte ed indifferenza mentre una lunga notte sembra esservisi insediata per sempre.
Ora possiede il volto dei superstiti e di chi l’ ha frequentata per anni, relazioni iniziate ed interrotte nel cammino della vita, immagini ancora vivide, ricordi sbiaditi, un nome urlato nel silenzio per riesumare una vecchia presenza, ma la signora Ramsey, che aveva programmato tutto, è morta, e le cose sono cambiate.
Il signor Ramsey conserva la propria imperturbabile presenza-assenza, poco interessato agli altri ed agli eventi, immerso, come sempre, in pensieri e parole, mentre i figli, ormai adulti, continuano a guardarlo, con attimi di indulgenza, ed Il Faro, una volta raggiunto, potrebbe rappresentare l’ epilogo desiderato ma, come sempre, sono i ricordi, i sogni, ed il fluire del tempo ad esprimere la pura essenza.
Un romanzo memorabile, il capolavoro della grande autrice inglese, una caleidoscopica rappresentazione ed interrogazione sul senso primario della vita, sulla natura delle cose, in un viaggio oltre il tempo, in una dimensione parallela, un soffio intriso di dolore e vuoto esistenziale .
Una scrittura densa, ricca, che abbraccia una profondità intellettiva unica e stupefacente in una perfetta fusione tra stile e contenuto, come solo i grandi autori sanno pensare e rappresentare.
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Condivido pienamente il tuo entusiasmo per questo libro. Anche per me è stato una lettura memorabile.