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Passione o costruttività? Ah l'amore...
L’incipit la dice lunga: in una breve frase si riassume l’amore in tutte le sue sfaccettature tra persone con legami di sangue e non, ovvero la famiglia.
“Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre, ogni famiglia infelice lo è a modo suo”
Ma “Anna Karenina” non è solo il più grande romanzo d'amore di tutti i tempi visto che nelle oltre mille pagine l'autore tratta e analizza approfonditamente una vasta gamma di argomenti esistenziali tipo la religione, la morte, il rapporto tra fratelli e sorelle, l'amore filiale e altro ancora.
Il romanzo avanza percorrendo in parallelo due diverse storie d’amore, ciascuna a suo modo esemplari, quella tra la Karenina e il Conte Vronsky, travolgente e passionale, ribelle, libera e alla fine infausta, l'altra tra Levin e Kitty, sorella minore di Dolly (la cognata di Anna), sicuramente uniti da un legame più puro – anche se non perfetto – incanalato nella semplicità e nella costruttività.
Per intraprender qualcosa nella vita familiare, sono indispensabili o un completo dissidio tra i coniugi o un amorevole accordo. Quando invece i rapporti tra i coniugi sono indefiniti e non c’è né l’uno né l’altro, nessuna cosa può essere intrapresa. Molte famiglie rimangono per anni nei vecchi luoghi, uggiosi ormai per tutti e due i coniugi, soltanto perché non c’è né pieno dissidio né accordo.”
Le prime righe del XXIII capitolo della parte settima riportano a mio avviso una vera perla di saggezza, spesso dimenticata anche ai giorni nostri, giorni di maggiore consapevolezza e cultura psicologica generale: la non scelta, il rimando, ovvero quando deliberatamente optiamo per la via più facile, quella di non affrontare le cose per non andare incontro a grane.
Non è semplice e sicuramente doloroso quando un rapporto d’amore si esaurisce e termina del tutto ma pur dopo l'eventuale periodo dei ripensamenti o dei tentativi di riconciliazione, è assolutamente necessario e doveroso risolvere il legame, sia a livello emotivo che pratico e legale.
Dovendo ripartire da zero occorre farlo sul pulito, con rapporti e limiti ben indicati per il futuro di tutti, altrimenti le nuove opportunità, non potendo poggiare su fondamenta solide, saranno perse o non godute a pieno.
E' la psiche umana che detta legge, sapere che non si torna indietro è molto importante, che la felicità potrà arrivare percorrendo vie ancora intonse e mai viste prima.
Dare avvio a un’opera – di qualsiasi opera si tratti! – su ceneri ancora ardenti o comunque su pianali non ben ripuliti, dopo il primo naturale entusiastico e corroborante appagamento dell’animo, potrebbe portare una certa malinconia o disagio, e nei casi peggiori, una vera e propria infelicità, meglio detta l'insoddisfazione del desiderio appagato.
E quindi Anna Karenina “ben presto sentì che nell’animo suo s’era destato il desiderio dei desideri: la malinconia.”
Perché Anna aveva commesso l’errore che fanno molti esseri umani, ovvero si era figurata completa felicità nell’appagamento di un forte desiderio, affrettando conclusioni e non considerando che avrebbe potuto scontrarsi con pesanti ostacoli (un divorzio non concesso e l’emarginazione da parte della società) oltremodo non riflettendo sul fatto che la serenità interiore deriva da uno status complesso e non così facilmente perseguibile, almeno in certe inconsuete situazioni.
Tirando le somme, questo classico della letteratura russa così tanto amato da alcuni quanto ritenuto faticoso e pesante da altri, a me è piaciuto moltissimo e senza alcun dubbio, a chi non lo avesse ancora assaporato, lo consiglio, eccome! Piccola postilla: meglio rileggerlo anche da adulti, e non perché sia poco adatto a un pubblico giovane e acerbo ma sicuramente perché il fatto di aver già provato o almeno ‘fiutato’ determinate esperienze di vita (tema dell’amore, della morte con i lutti che inevitabilmente ci avvicineranno, prima o poi) aiuta a comprendere molte cose e situazioni e il lettore potrà sempre ritrovarsi, apprendere maggiormente e/o beneficiare di argomentazioni che lo faranno riflettere e ancora crescere.
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