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La superiorità dell'artista
Successivo al romanzo “I Buddenbrook”, questo racconto lungo appartiene alla fase produttiva ricca e feconda, preparatoria peraltro del suo capolavoro, caratterizzata da racconti di evidente matrice autobiografica , romanzi e interventi di natura politica in un quadro storico culminante nel primo conflitto mondiale. Si tratta ad ogni modo di una connotazione autobiografica abilmente rivestita attraverso un registro letterario elevato che fa assurgere la materia privata a motivo di riflessione e sulla decadenza della classe borghese, come nel bellissimo suo romanzo precedente, e sul ruolo dell’individuo nella società. In particolare l’autoreferenzialità qui è rappresentata dal fatto che Il dissidio interiore di Tonio ricalca la vicenda privata dell’artista Mann. Gran parte del breve romanzo ruota intorno al binomio arte-vita, alla diversità dell’artista e al suo privilegio intellettuale, vissuto come condanna ma anche come altero motivo di orgoglio e di distinzione.
Tonio la sua alterità la contiene già nel nome dovuto ad una madre del sud, laddove la purezza dell’appartenenza al nord e ai suoi tratti distintivi, nei nomi e nelle fattezze fisiche, rappresenta di fatto un motivo di inserimento, di inclusione e di accettazione. E invece Tonio è diverso, nel nome, nell’aspetto fisico, nei comportamenti e nei pensieri e teme di esternare la sua vera essenza, almeno quella che si può mantenere celata, perché vive fin da giovane il sottile respingimento, alluso, mai diretto ma evidente, che fa di lui un diverso appunto. Al disfacimento della sua famiglia segue un cammino indipendente, staccandosi dal contesto di appartenenza e ricercando la sua affermazione individuale nell’attività artistica. E proprio l’arte lo fa vivere e gli nega la vita , lo afferma e lo condanna, lo nutre e lo annienta. Le pagine scorrono implacabili, pervase da un certo fatalismo in un itinerario che in fondo è la ricerca della propria essenza fatta di contraddizioni, come per tutti, di incertezze, di perplessità ma con una consapevolezza che rasenta l’altezzosità ; eppure questa alterigia di fondo la si sopporta di buon grado e la si soppesa con il tormento dell’artista su cui grava la maledizione della letteratura. Bello e utile a comprendere meglio questo genio della letteratura.
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Del resto, da madre brasiliana e padre tedesco...