Dettagli Recensione
El diablo
Il volume raccoglie quattro racconti che coprono un arco temporale compreso tra il 1877 e il 1903: “Quattro incontri” (1877), “L’allievo”(1891), “Greville Fane”(1892) e il più famoso “La bestia nella giungla”(1903). Sono dunque rappresentate le varie fasi nelle quali si è soliti suddividere la produzione di James, la prima che ci consegnò tra gli altri Il romanzo “Ritratto di signora”, la seconda caratterizzata dal disinteresse del pubblico e dall’insuccesso delle opere teatrali e poi la major phase che ha regalato al lettore gioielli veri e propri come “Giro di vite” e “Le ali della colomba”.
Un unico filo conduttore, macabro, nero , intesse i quattro racconti: la morte accompagnata sempre dall’ambiguità, non che essa sia destinata al momento del trapasso ma, come ben sa il lettore di James, all’esistenza ,tanto da esserne il suo sigillo primario. Può trattarsi del sogno europeo- rievocato a morte avvenuta- della maestrina americana Caroline, e abortito per un raggiro che la congela in un’esistenza altra da quella sognata; può essere ancora l’ambiguo rapporto tra precettore e allievo condannato da malattia e famiglia; o ancora il rimembrare la sfacciata fortuna letteraria di certi personaggi indegni, madre e figlio, che diabolicamente si compensano l’un l’altro e infine, una bestia in agguato come il colombre buzzatiano, temibile, da paresi esistenziale e null’altro che un paletto mentale inficiante e rovinoso.
Tante le tematiche care al nostro James in questa breve galleria: il sogno europeo con le ambientazioni riconducibili al vecchio continente secondo l’occhio americano, il magico connubio tra americani in Europa, l’evanescenza di fugaci incontri e di inaspettati ritrovamenti, l’amore alla James, impossibile e dannato, o monco e mai estremizzato in idillio, e ancora l’ambiguità nelle relazioni umane, il precettore , l’allievo oltre tutto il disappunto per l’industria del libro e il mestiere dello scrivere, un inno alla moralità e all’intransigenza formale che invece dovrebbe accompagnare l’esigenza di esplicitare i propri moti dell’animo.
Bel volume che permette la fruizione del famoso “La bestia nella giungla” a compenso della rinnovata fatica che si fa a inseguire la prosa di James, persi tra fiumi di parole che si arricciano e si dilatano e si amplificano e confondono, turbano, talvolta fanno perdere il filo e arrovellano e stuzzicano per lasciarti sempre con una soluzione aperta, la tua personale chiave di lettura alla vita.
Si lascia la lettura dopo il bellissimo racconto finale quasi trasfigurati in personaggio consapevole che certo non si farà battere dalla bestia della sua personale giungla..ah ah ah … diabolico James!
Indicazioni utili
Il carteggio Aspern
Ritratto di signora
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Elena