Dettagli Recensione
tormento e riscatto nell'immaginario wessex
Campagna inglese, siamo quindi in provincia, la storia converge attorno a tre uomini, estremamente diversi tra loro per carattere e condizione sociale, ma che condividono un'importante infatuazione (chi più, chi meno) per l'altezzosa protagonista del romanzo: Bathsheba Everdene.
- Gabriel Oak è il personaggio, che grazie alla sua intrinseca saggezza e infinita bontà d'animo, compensa le varie meschinità e stravaganze che caratterizzano i comportamenti di coloro che gli sono più affezionati.
E' il caposaldo della situazione, colui che si sobbarca del lavoro sia morale che fisico altrui, difatti Gabriel è un pastore in gamba, e da una mano in altre mansioni che prevedono manualità e competenza.
E' innamorato di Bathsheba da sempre, continua ad esserlo quando viene rifiutato, e durante le vicende amorose che la vedono complice con altri uomini: la venera.
- William Boldwood, il latifondista benestante, onesto, ma estremamente introverso e cupo, è un signore quarantenne, insofferente e poco conoscitore del gentil sesso, si infatua involontariamente della giovane eroina, in seguito ad una burla architettata da quest'ultima per attirare l'attenzione dell'altero fattore.
Quello che nasce come uno scherzo si trasforma in passione, e l'amore non ricambiato trascinerà Boldwood in una spirale di follia e malessere.
- Per quanto riguarda l'unico uomo che Bathsheba degnerà del proprio interesse, è anche l'unico con illecite intenzioni: si tratta del soldato Francis Troy, giovane di bell'aspetto, donnaiolo e giocatore d'azzardo, insomma, il classico scialacquatore di patrimoni.
Infine Bathsheba, personaggio chiave del romanzo, e donna dalle mille sfaccettature, nasce come una "proto-femminista", rifiuta categoricamente le proposte dei due uomini più meritevoli che conosce, gioca con i sentimenti di entrambi, si autoproclama capo-fattore della tenuta ereditata dallo zio, nonostante i pregiudizi.
Ma è una ragazza solo apparentemente spavalda e schietta, in realtà attraverso l'unione con Troy, rivela la sua radicata fragilità.
Non è stata una lettura semplice, non per il numero di pagine, esiguo, ne per i contenuti, anzi, tutto il contrario, è un libro di facile comprensione, le tematiche sono quelle tipiche dell'epoca vittoriana, e care all'autore, è addirittura scritto in modo molto semplice, il punto è che non scorre fluentemente, e confesso di aver fatto fatica a leggerlo con disinvoltura, durante la lettura mi sono distratta e annoiata piuttosto facilmente.
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