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Lettera al padre
 
Lettera al padre 2017-05-17 19:25:23 siti
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    17 Mag, 2017
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Una lettera da avvocato?

A trentasei anni cosa si può dire al proprio padre? Perché un uomo sente l’urgenza di scrivergli una lettera e al contempo di tenergliela nascosta? O perché ancora questa missiva diventa scrittura pubblica quando, decisa poi la consegna tramite la madre , lei nel delicato ruolo di paciere la rimanda al mittente?
Insomma documento privato o testo letterario?
Il dubbio della critica potrebbe divenire lo sconcerto del lettore, o meglio così è stato nel mio caso. Ho letto l’intero scritto appunto come una lettera privata, sentendomi pure privilegiata nel poter sbirciare nell’intimità dei rapporti interpersonali avvelenati da una profonda incomprensione, ho gioito e mi sono emozionata ogni qual volta il figlio ha avuto un moto di comprensione per il padre del quale ha rappresentato nel frattempo ogni umana debolezza, ogni limite, ogni sfumatura della sua incapacità di conoscenza e accettazione del proprio figliolo. Sono rimasta allibita quando, poco prima della chiusura , ha siglato la sua lettera con un artificio letterario che ,dando la parola al padre, anticipa le possibili obiezioni che lui gli avrebbe potuto muovere. L’ho trovato uno sconcertante atto di vigliaccheria. Perché non ti sei limitato Franz? Aldilà delle tue paure, delle tue insicurezze, della tua spietata analisi? Perché non sei riuscito a chiudere la lettera meglio? Salvo poi replicare ancora come un vero avvocato, così la siglasti tu stesso la missiva “una lettera da avvocato”, in poche, ultime, efficaci righe che restituiscono il senso di tutto: del vostro rapporto, della vostra reciproca diffidenza, delle vostre paure, del vostro dolore e dunque del vostro amore condizionato. Non rivelo cosa dice il complicato figliuolo ma solo che le sue ultime parole lo riabilitano completamente ai miei occhi. E bando alle ciance!Guai a chi mi parla della cattiveria del padre, non lo assolvo, non lo condanno, non sono giudice né avvocato, sono genitore e figlia e la relazione è sempre complessa, delicata, fatta esclusivamente di quei due esseri che la instaurano, a volte nel peggiore dei modi in una concomitanza di fattori disturbanti e pericolosi ma se c’è amore…

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Kafka
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Commenti

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Laura, sollevi interessanti questioni.
Per la mia esperienza di lettura, ho letto questo breve libro prima di rileggere "La metamorfosi", testo che è stato ulteriormente rivelatore.
In risposta ad un precedente commento
siti
18 Mag, 2017
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Ciao Emilio, grazie. Dovrei rileggere Kafka anche io.
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