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"Una meravigliosa idea..."
L’ambiguità del miglior James , quello di “Giro di vite”, le mirabili descrizioni di Venezia ancor più belle di quelle contenute ne “Il carteggio Aspern”, un personaggio femminile centrale, totalizzatore come in “Ritratto di signora”, questo e altro il lettore trova in uno dei romanzi della produzione ultima dello scrittore americano. Un’ambiguità ancora più marcata anima l’esile impianto narrativo, una snervante ma enigmatica scrittura, una capacità di rappresentazione della doppiezza dell’animo umano reggono il filo della narrazione che si dilunga in numerose pagine, criptiche, a volte involute, spesso sospese e sfuggenti. Il lettore ne viene rapito come nella tela del ragno, fagocitato ma anche arricchito. Il Maestro mette in scena le situazioni, le ingarbuglia, le insegue rappresentandole e aprendole a molteplici sviluppi ed esse rimangono tali: solo situazioni. Il lettore, insieme ai personaggi, le insegue, le proietta, le amplifica ma poi esse tornano alla loro origine di puri fatti. È una lettura in fin dei conti amara, non concede nulla, se non la consapevolezza che l’uomo può tutto il male possibile e quando lo asseconda e quando lo origina.
Milly, giovane e ricca ereditiera americana, entra in relazione con Kate, giovane inglese schiacciata dalla sua misera condizione sociale. Ama Densher ma non può corrisponderlo apertamente perché ha accettato la protezione della zia Maud che progetta per lei un ricco matrimonio. Milly giunge in Inghilterra dopo aver conosciuto Densher in America e casualmente lo ritrova nelle relazioni che imbastisce nel Vecchio Continente. Gli elementi americano e inglese, accostati, giustapposti, sono un classico tema della narrativa di James che qui ripropone anche il viaggio in Italia e la rappresentazione di Venezia. La ricca ereditiera è paragonata ad una colomba le cui ali stentano a spiccare il volo in seguito al destino di malattia che la caratterizza. Una ragazza che brama la vita e ad essa cerca di rivolgersi fiduciosa, contrapposta e complementare a lei Kate che tenterà di volgere a suo vantaggio la condizione della prima. Una partita a due in “un cerchio di gonnelle” con pedina il povero Densher, e una situazione di partenza che , nonostante il susseguirsi di situazioni porterà la diabolica Kate a temere un fantasma, il suo carisma, la sua stessa ala protettrice, consapevole di aver modificato la sua essenza , quella dell’amato, quella della loro storia d’amore in peggio.
Lo consiglio a chi vuole dedicarsi ad una lettura lenta e ragionata, ma non scervellatevi troppo: il gioco lo conduce il Maestro.
Indicazioni utili
Giro di vite
Il carteggio Aspern
Commenti
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Si percepisce quanto questa ingarbugliata tela di ragno ti abbia colpito. Non conoscevo questo romanzo ma le tue parole invogliano a farsi rapire.
Grazie, Manuela
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Questo libro è dunque stato ristampato? Non l'ho ancora letto; mi pareva difficilmente reperibile, Come "La coppa d'oro". Mi fido dei tuoi gusti, Laura. Dal commento che hai scritto, si percepisce quanto sia stata affascinata da quest'opera. Poi, diciamolo, da H. James non possiamo temere cadute clamorose.